LODOVICO ANDREUCCI
Cronaca

MotoGp, Pramac sul tetto del mondo. Esplode la festa in piazza Arnolfo

Domani Colle celebra i protagonisti della vittoria del 2024. Omaggio della Valdelsa all’azienda di Campinoti

La gioia di Paolo Campinoti che ha portato la Pramac sul tetto del mondo

La gioia di Paolo Campinoti che ha portato la Pramac sul tetto del mondo

Colle si accende di passione: Pramac festeggia il trionfo mondiale MotoGP 2024. Un’intera città pronta a esplodere di gioia, una piazza che diventa palcoscenico, una vittoria che sa di sogno realizzato. Domani alle 17 piazza Arnolfo si trasformerà nel cuore pulsante di una festa senza precedenti: Colle celebra la storica vittoria del team Prima Pramac Racing, incoronato Campione del Mondo MotoGP 2024. Dopo l’illustre riconoscimento ricevuto da Confindustria a Siena lo scorso marzo, la scuderia toscana torna a casa. Lo fa in grande stile, con un evento pensato non solo per gli appassionati di motori, ma anche per tutta la comunità. Sì, perché non sarà soltanto una festa colligiana: questa è una celebrazione che parla al mondo. Il nome Pramac oggi risuona nei circuiti internazionali e la sua vittoria porta con sé un’eco che va ben oltre i confini locali. Colle diventa per un giorno capitale mondiale della MotoGP, pronta ad accogliere tifosi, curiosi e appassionati da ogni dove. Sul palco, i protagonisti assoluti di questa cavalcata vincente: Paolo Campinoti, fondatore e ceo, figura simbolo del percorso di crescita del team; Gino Borsoi, direttore sportiv,; e i nuovi volti del box Pramac, Jack Miller e Miguel Oliveira, pronti a inaugurare un nuovo capitolo. A rendere l’evento ancora più speciale, il fatto che Campinoti è, appunto, colligiano, nonostante la sede del team sia a Casole d’Elsa. Il resto della squadra, nel frattempo, sarà operativo al Mugello per preparare il prossimo Gran Premio d’Italia. Non mancheranno le autorità: saranno presenti il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e il sindaco di Colle, Piero Pii. Il titolo è arrivato nella gara finale a Barcellona, grazie al terzo posto di Jorge Martin: quanto bastava per conquistare il Mondiale, nonostante la vittoria di Pecco Bagnaia. Un trionfo al cardiopalma, frutto di passione, visione e costanza, che ha fatto vibrare migliaia di cuori in Italia e nel mondo. Ma questa non è la fine: è l’inizio di una nuova era. Con l’addio di Martin (ora pilota Aprilia) e la conclusione dello storico sodalizio con Ducati, Pramac guarda al futuro al fianco di Yamaha, con la stessa, immutata voglia di vincere. Domani sarà molto più di una celebrazione: sarà un evento internazionale, un inno al talento, al lavoro di squadra e all’orgoglio toscano. Un’occasione per avvicinarsi al mondo della MotoGP, incontrare i protagonisti e vivere da vicino una vittoria che appartiene a tutti. Il rombo dei motori, questa volta, si sentirà in tutto il mondo.

Lodovico Andreucci