Una tragedia che aveva annichilito la comunità di Montepulciano, quella di Yara Gattavecchi. Emblema dell’energia e della gioia, la studentessa era volata in cielo a soli 17 anni per un incidente. Una manovra sbagliata al volante, compiuta da una delle sue amiche del cuore che certo tutto avrebbe voluto meno che travolgere accidentalmente la compagna di studi al liceo linguistico poliziano, le era stata fatale. Da qui era nata, nel luglio 2021, una vicenda giudiziaria che ha vissuto ieri un passaggio fondamentale davanti al tribunale dei minorenni di Firenze. L’amica di Yara, che abita sull’Amiata, ha ottenuto infatti dai giudici la messa alla prova. Che sospende il processo e prevede un percorso di recupero-risocializzazione al termine del quale, in caso di esito positivo dell’attività svolta che sarà monitorata anche dagli assistenti sociali, verrà dichiarato estinto il reato. La studentessa, assistita dall’avvocato Niccolò Valiani, era accusata dal procuratore Antonio Sangermano titolare dell’inchiesta di omicidio colposo. Non stradale perché quella manovra errata era stata compiuta all’interno di un cortile privato, come emerso dagli accertamenti. E dalla ricostruzione della dinamica a cui la ragazzina ha contribuito, collaborando con gli investigatori. Nessun testimone infatti di quando, sedicenne, si era messa al volante di una macchina di casa. Yara Gattavecchi, figlia di una delle famiglie più conosciute e antiche di Montepulciano, era deceduta alle Scotte a seguito delle conseguenze del trauma riportato dopo essere stata travolta accidentalmente per una manovra errata. Una vicenda giudiziaria ma soprattutto di dolore collettivo, quella che è stata definita ieri in tribunale a Firenze. Presenti i genitori della studentessa morta, che portano il peso di un dolore che non si cancella come quello della perdita di una figlia che nessuno potrà restituire ai suoi cari. Con loro l’avvocato Fabio Andreucci di Montepulciano che sin dalle prime battute ha seguito il calvario umano della famiglia.
La messa alla prova inizierà subito per la studentessa amiatina ed è già stata fissata un’udienza di verifica a fine novembre 2023 a Firenze.
La.Valde.