Misteriosi graffiti in una casa padronale, simbolismo da decifrare

Misteriosi graffiti in una casa padronale, simbolismo da decifrare

Misteriosi graffiti in una casa padronale, simbolismo da decifrare

Misteriosi graffiti ritrovati nelle cantine di una casa padronale di Sommavilla, nel territorio di Castellina in Chianti. In parte sono segni già noti ai proprietari della casa, che svuotando il locale si sono però resi conto che ricoprono le pareti per intero. Croci, pesci, simboli cristiani, forme geometriche, cerchi e quadrati e innumerevoli linee che formano un reticolo infinito. L’opera di un mistico, forse. Qualcuno con una certa padronanza del simbolismo cristiano ma anche del repertorio iconografico alchemico. Risalgono probabilmente tra il Seicento e il Settecento e potrebbero essere stati tracciati da uno dei pellegrini ospitati da quello che un tempo era un luogo di accoglienza.

La casa, a due passi dal Castello e dall’antica Pieve di San Polo in Rosso, era anticamente forse un piccolo spedale lungo la via di comunicazione e pellegrinaggio che collega Radda in Chianti a Castellina. Tra i primi a essersi interessati della cosa, il professore dell’Università di Siena Massimiliano Bellavista, esperto di storia locale e presidente del comitato scientifico del Museo Archivio Bianciardi di Castellina. "Si tratta di graffiti di grande impatto visivo – racconta – stimabili e databili in un periodo che va dalla seconda metà del Seicento al Settecento. Esistono numerosi tipi di graffiti in Italia, ma questi hanno qualcosa di speciale. La mano che ha tracciato questi innumerevoli simboli sembra quella di un mistico. I disegni sono interessanti perché potrebbero aggiungersi a quelli di pochi altri siti presenti in Italia". Vengono in mente i sotterranei dell’Inquisizione di Narni, scoperti nel maggio 1979 sotto la Chiesa e il Convento domenicano di Santa Maria Maggiore. "La sensazione che si ha guardandoli dal centro della stanza – afferma lo studioso – è di osservare uno spazio celeste alieno, un cielo solcato da un numero spropositato di scie luminose e satelliti. Alcune raffigurazioni somigliano a un calice sacro con delle ostie, altre fanno intuire paesaggi collinari. Ma il più resta misterioso e ancora da decifrare. Speriamo – conclude Bellavista – di ricevere ulteriori suggerimenti e contributi tecnici, per fare chiarezza".

Riccardo Bruni