
Il priore Fattorini: "Momento di formazione fondamentale per i contradaioli del futuro". Si tratta dell’ottavo successo, l’ultimo era stato nel 2014. Premiazione in San Giusto .
SIENA
Massimo Manganelli tamburino, 13 anni come l’alfiere Vanni Brocchi mentre Giulio Flamini, l’altro alfiere, ne ha 12. Hanno vinto per l’Aquila il Minimasgalano che celebrava i 50 anni di vita della manifestazione ideata ed organizzata dalla Torre. Verrà dunque custodita nel museo della Contrada del priore Gabriele Fattorini l’opera di Alessandro e Laura Brocchi, offerta dalla Fondazione Artemio Franchi. "Un’emozione che non è descrivibile", dicono i vincitori. "Siamo felici perché dopo tanti anni siamo arrivati a questa vetta per noi importante. L’ultima volta era stato nel 2014. L’allenament? Iniziato già a maggio", spiegano. La dedica va alla famiglia, quella personale e contradaiola, e a loro stessi per il supporto reciproco in questa bella avventura. Tutti confessano "il sogno della Piazza: cercheremo di vincere il Masgalano". "Sono contento, l’hanno meritato questo successo. Spero che crescano ancora per andare a rappresentare in Piazza l’Aquila il giorno del Palio", gli fa eco l’economo Jacopo Valentini. "Il Minimasgalano è un momento di formazione fondamentale per tutti i contradaioli del futuro – dice il priore Fattorini –, quindi affermarsi in questa manifestazione è sempre un’enorme soddisfazione. L’Aquila ci tiene molto, questo è l’ottavo che portiamo a casa. Grazie ai ragazzi per ciò che hanno saputo fare e a chi li ha seguiti".
La sorpresa dell’edizione dei 50 anni è stato il cambio di location. "Nel 1983 abbiamo iniziato proprio da qui e abbiamo voluto che questa premiazione avvenisse in San Giusto per far conoscere ai ragazzi – ha spiegato il priore della Torre Massimo Bianchi – da dove siamo partiti e dove siamo stati capaci di arrivare quando noi senesi ci mettiamo in testa di fare le cose insieme". Legge poi una lettera di Roberto Barbagli, ex presidente del gruppo piccoli di Salicotto, grazie alla cui insistenza alfieri e tamburini hanno conquistato dal 1983 il palcoscenico di Piazza. Anche La Nazione sostenne all’epoca in un articolo la proposta della Torre, era il 1982. "Sono sicuro, ragazzi, che ricorderete sempre la prima volta in cui vi siete confrontati con coetanei delle altre Contrade, in un primo scambio capace di far nascere amicizie che dureranno nel tempo e si alimenteranno facendo crescere il fiore della senesità", dice il priore Bianchi.
Laura Valdesi