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Micobatteriosi, primo workshop regionale. Le nuove frontiere per rare e gravi infezioni

In cattedra i professori Mario Tumbarello, Giuseppina Ciarleglio e dottor Trezzi

Diagnosi micobatteriologica, opzioni terapeutiche, ruolo della pneumologia e radiologia nella gestione delle micobatteriosi. Sono fra i temi principali trattati nel primo workshop regionale sulle micobatteriosi tenutosi a Firenze. L’evento, patrocinato da Società italiana di Malattie infettive e tropicali e Stop TB Italia, per l’AouS ha visto la partecipato del professor Mario Tumbarello, presidente regionale SIMIT e direttore di Malattie infettive e tropicali e del dottor Michele Trezzi, uno dei responsabili scientifici del workshop. "Dobbiamo considerare – sottolinea il professor Tumbarello - che tra le micobatteriosi ci sono quelle non tubercolari, rare e gravi infezioni che colpiscono prevalentemente over 50, in particolare quelli con infezione da HIV, affetti da fibrosi cistica o da patologie polmonari e sottoposti a terapie immunosoppressive. La micobatteriosi non tubercolare non è inserita nei livelli essenziali di assistenza, né nelle malattie rare". Il workshop ha visto poi l’intervento della professoressa Giuseppina Ciarleglio di Malattie dell’apparato respiratorio e presentazioni di casi clinici da parte di giovani ricercatori, tra cui Alessandra Bailoni, Arianna Lippi e Giusy Montuori.