PAOLO BROGI
Cronaca

I vigili la multano, lei chiama i carabinieri: 'Mi sequestrano'

Cittadina svizzera fermata alle Scotte dalla polizia municipale si rifiuta di pagare una contravvenzione e chiama i carabinieri

Una vigilessa (foto repertorio)

Siena, 12 dicembre 2019 - "Aiutatemi mi stanno sequestrando". Questa la chiamata che ieri mattina hanno ricevuto i carabinieri della stazione di viale Bracci. Una donna, con toni concitati, invocava l’intervento dei militari dell’arma perché a suo dire qualcuno le impediva di partire con l’auto verso la propria destinazione. I carabinieri sono subito intervenuti sul luogo dell’ipotetico misfatto e lo hanno fatto in pochi minuti visto che la ‘sequestrata’ ha detto di trovarsi nella zona dell’ospedale Le Scotte e quindi a poche centinaia di metri dalla suddetta caserma. Una volta arrivati sul posto ai militari si è presentata una realtà decisamente diversa da quella che le allarmate parole della donna lasciavano immaginare. La signora stava infatti discutendo animatamente con una pattuglia della polizia municipale, che poco prima l’aveva multata per un ’infrazione al codice della strada. E qui i carabinieni hanno compreso in un attimo quello che stava accadendo, ossia che non c’era nessun sequestro in corso, piuttosto il tentativo abbastanza goffo, da parte della donna, di nazionalità svizzera, di evitare di pagare una sacrosanta contravvenzione.

Questo "giochino" per gli stranieri ha funzionato a lungo, e siamo convinti anche con una certa soddisfazione, da parte di chi fino a qualche tempo fa poteva venire in Italia, beccarsi le multe che voleva, per poi tornarsene al proprio paese di origine nella certezza che mai o poi mai avrebbe corrisposto l’importo della contravvenzione. Quando i verbali arrivano in Francia, Germania o Svizzera, come nel nostro caso, vengono in pratica cestinati e ovviamente la multa ‘passa in cavalleria’. L’arma di difesa studiata di recente è quella di farsi saldare immediatamente l’ammontare della contravvenzione, pena il sequestro dell’auto fino al momento in cui chi ha infranto il codice della strada non paga quanto dovuto. E in questa nuova e utilissima norma di legge è rimasta impigliata la nostra signora svizzera, che ha tentato una improbabile via di uscita come quella di mettere polizia municipale e carabinieri l’uno contro l’altro e che invece, considerando la perfetta identità di vedute tra le forze dell’ordine implicate nella vicenda, si è vista costretta a pagare la multa per poter riprendere la propria auto. © RIPRODUZIONE RISERVATA