REDAZIONE SIENA

Mense scolastiche, nuovo sciopero all’orizzonte

Torna alla carica la Fisi ma non c’è ancora nessuna comunicazione ufficiale

In vista l’ennesimo sciopero, indetto dalla Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali, che porterà il ’menu leggero’ sui banchi di scuola, così come previsto dagli accordi sindacali in caso di giornate di astensionae dal lavoro del personale dei servizi pubblici, in questo caso della mensa centralizzata comunale. Si va dunque oltre le dieci giornate di ottobre che hanno fatto scattare la protesta da parte dei genitori e sollevato la polemica con Asp e il Comune. "Ho sentito il direttore Asp e non era ancora informato sul nuovo sciopero - dice l’assessore all’istruzione Paolo Benini -. Se è così, a questo punto il Comune non può fare altro: l’Asp ha precettato il personale e concordato con i sindacati modifiche al menu delle giornate di sciopero. Non spetta a noi revocare lo sciopero. Questo non vuol dire che al Comune e a me non interessi cosa avviene a scuola".

Sulla vicenda che riguarda anche Siena è intervenuta già la Commissione di garanzia sugli scioperi che ha dichiarato illegittima la procedura della sigla in questione, per il venir meno del principio di ’rarefazione’ ovvero per giornate di astensione troppo ravvicinate e ripetute, senza un intervallo di tempo adeguato fra l’indizione e lo svolgimento. "Detto questo poi spetta alla sigla che indice lo sciopero revocarlo, non al Comune – prosegue l’assessore Benini –. Posso solo dire che quando ho avuto la delega alla scuola, nel 2019, il menu di sciopero prevedeva solo pasta all’olio e focaccia secca, io ho fatto aggiungere tonno da subito e oggi, grazie all’accordo con i sindacati, abbiamo concordato menu più vari, colorati e qualitativamente e quantitativamente più soddisfacenti. Il resto è mera strumentazione politica".

Il pasto a scuola a Siena costa - in assenza di Isee - fino a 6 euro al giorno alle famiglie e altri 4 euro mette il Comune: sembra che giovedì prossimo in giunta l’assessore Benini possa portare la proposta di decurtazione del 15% della tariffa in caso di giornate di sciopero.

p.t.