"Mensa e residenze chiuse, disponibili al dialogo I disagi degli studenti sono stati ridotti al minimo"

L’azienda per il diritto allo studio chiarisce "Dai sindacati nessuna richiesta di incontro urgente"

Migration

"Nessuna richiesta di colloquio ricevuta dalle organizzazioni sindacali. Ma siamo disponibili a sederci a un tavolo e affrontare i problemi". È la replica dell’azienda regionale per il diritto allo studio all’allarme lanciato ieri da Cgil, Cisl e Uil sulla chiusura di alcune delle strutture universitarie per mense e residenze degli studenti in città. "I sindacati – spiegano dal Dsu Toscana – si fa riferimento ad aspetti che vanno contestualizzati con maggiore precisione. La ‘contemporanea chiusura delle residenze universitarie’ non corrisponde a realtà. Da questo anno accademico l’Ardsu ha avviato un programma di manutenzione straordinaria nelle proprie residenze universitarie dislocate nelle città toscane sedi di ateneo per migliorare le condizioni di vivibilità degli studenti alloggiati. Si tratta di una serie di interventi di ristrutturazione sugli impianti di sicurezza. Questa importante attività ha riguardato porzioni di alcuni degli edifici interessati, con il conseguente temporaneo riallocamento, di alcuni degli universitari alloggiati in altre contigue strutture del Dsu o in edifici privati aventi destinazione d’uso alberghiera o similari".

L’azienda prosegue poi rivendicando il grande sforzo compiuto per individuare le strutture nel mercato privato per garantire il posto a tutti gli aventi diritto già vincitori quest’anno dell’alloggio che hanno confermato la loro permanenza nelle case dello studente partecipando al nuovo bando di borsa di studio. "Questa pronta attivazione ha permesso di attenuare il disagio della temporanea riduzione dei posti letto e quello degli studenti in attesa di assegnazione che possono tuttavia beneficiare di un contributo per le spese di affitto se si rivolgono ad una locazione privata. In particolare a Siena, dove più ampio era il numero di alloggi Dsu interessati dalla manutenzione il buon esito della ricerca di soluzioni alternative presso il mercato privato, ha permesso di ridurre al minimo i posti letto mancanti intorno alle 88 unità rispetto alla richiesta complessiva stimata dei 1033 posti alloggio al netto delle rinunce che si verificano annualmente con lo scorrimento della graduatoria".

Tuttavia questa parziale riduzione di posti letto ed una diminuzione delle attività di gestione correlate ha indotto inevitabilmente le ditte ‘private’ alle quali il Dsu ha affidato tramite gara alcuni servizi di supporto a rivedere l’orario di impiego del proprio personale "che è probabilmente il latore principale delle preoccupazioni dei sindacati che non riguarda il personale pubblico di ruolo dell’azienda".

L’altra questione sollevata riguarda la chiusura della Mensa Bandini. "Da tempo - concludono - è interessata da un programma di ristrutturazione ed ammodernamento attuato dall’azienda e noto pubblicamente. In alternativa alla chiusura il Dsu Toscana ha trasferito il proprio personale presso la mensa attigua al polo scientifico di San Miniato assumendone direttamente la gestione ed ha continuato a garantire l’erogazione dei pasti".