REDAZIONE SIENA

Melanoma con metastasi al cervello, con la doppia immunoterapia sopravvivenza passa dal 10% al 43%

Si tratta di una delle forme tumorali più difficili da trattare

Michele Maio e Anna Maria Di Giacomo a Madrid

Siena, 21 ottobre 2023 – A sette anni di distanza dalla diagnosi di melanoma con metastasi cerebrali silenti, una delle forme tumorali più difficili da trattare, è vivo il 43% dei pazienti grazie all'utilizzo dell'immunoterapia con le molecole ipilimumab e nivolumab in combinazione. Lo dimostra l'aggiornamento del trial Nibit-M2 della Fondazione Nibit.

Un risultato che gli esperti definiscono «straordinario», se confrontato con il 10% relativo alle terapie standard. I dati sono presentati a Madrid al congresso della European Society of Medical Oncology (Esmo). Il melanoma metastatico è stato il primo tumore che ha beneficiato dell'avvento dell'immunoterapia. Se in passato la sopravvivenza media a 5 anni dalla diagnosi era del 5% con la sola chemioterapia, oggi grazie alla combinazione di più farmaci immunoterapici la percentuale ad oltre 7 anni dalla diagnosi è prossima al 50%.

"Circa il 40% delle persone con melanoma metastatico - spiega l'oncologa Anna Maria Di Giacomo - sviluppa metastasi a livello del sistema nervoso centrale, caratteristica che si associa ad una ridotta aspettativa di vita. In questi pazienti l'immunoterapia, a causa del suo meccanismo d'azione, non è mai stata considerata una valida strategia per arrivare a colpire il tumore metastatizzato al cervello”.

Nonostante il grande successo dell'immunoterapia, quindi, il trattamento delle metastasi cerebrali silenti è rimasto per anni una delle principali sfide nei pazienti con melanoma. Il trial clinico di fase III Nibit-M2 è il primo al mondo per questo genere di pazienti e dimostra ora l'utilità dell'immunoterapia di combinazione sulle metastasi cerebrali silenti e non precedentemente trattate. «I risultati presentati ad Esmo non fanno altro che confermare la nostra iniziale intuizione sulla possibilità di arrivare a trattare il melanoma con l'immunoterapia anche quando metastatizzato al cervello, da sempre considerato un luogo inaccessibile al trattamento immunoterapico. Un'intuizione capace di cambiare la pratica clinica corrente e la vita dei malati», afferma Michele Maio, direttore del Centro di Immuno-Oncologia dell'Ospedale S. Maria alle Scotte di Siena e presidente della Fondazione Nibit.