Mannino, piccole storie dissacranti. L’ironia è una formica tagliafoglie

Da domani a domenica ’Il giaguaro mi guarda storto’ ai Rinnovati, ultimo spettacolo del cartellone ’Metaversi’

Mannino, piccole storie dissacranti. L’ironia è una formica tagliafoglie

Mannino, piccole storie dissacranti. L’ironia è una formica tagliafoglie

Tante piccole storie che compongono un puzzle di varia umanità, quasi un racconto corale del quotidiano tra speranze, disfatte, rapporti complicati. Ai Rinnovati arriva domani Teresa Mannino con ‘Il giaguaro mi guarda storto’, l’ultimo spettacolo in cartellone per la stagione ‘Metaversi’. Con questo appuntamento, quindi, si conclude anche l’esperienza della direzione artistica di Alessandro Benvenuti, alla quale sono stati affidati per cinque stagioni (non tutte andate in scena, a causa della pandemia) i Teatri di Siena.

Se uno dei tratti distintivi di questi anni è stata sicuramente la ricerca di linguaggi diversi, voluta da Benvenuti per esplorare il variegato mondo del teatro insieme al pubblico senese, quello che Teresa Mannino porta con sé per queste tre repliche (domani e sabato alle 21, domenica alle 17) è un linguaggio graffiante, divertente, dissacrante, capace di trasformare in commedia il rapporto tra una mamma in menopausa e la figlia adolescente; la vita matriarcale delle formiche tagliafoglie, tutte femmine, dove i maschi servono solo alla riproduzione; le nuove commesse dei negozi ‘prendi tre mutande e paghi 9,99’; la vita dei ragazzi ‘sorvegliati speciali’, grazie alle app nei cellulari; e anche una riflessione semiseria per fare i conti con la pandemia.

"Ritorno sui palchi dei teatri – racconta l’artista – piena di desideri, racconti e interrogativi. Il primo desiderio è quello di scambiare sguardi con ogni spettatrice e con ogni spettatore seduto in platea dalla prima all’ultima fila, nessuno escluso, per scoprire chi siamo diventati dopo questa assenza epocale". Artista multiforme, con un percorso che si sviluppa tra teatro, televisione, radio e cinema, Teresa Mannino firma anche la regia di questo spettacolo, che ha scritto insieme a Giovanna Donini e Maria Nadotti, e con il quale ha fatto registrare il tutto esaurito in molti dei teatri nei quali si è esibita.

Promette di rompere la quarta parete, coinvolgendo il pubblico in vari momenti, e invita in questo modo il pubblico a venire ai Rinnovati: "Durante il nostro incontro potrete danzare con me, guardare in silenzio, fare domande o dare risposte. Potrete anche chiudere gli occhi, ascoltare le mie parole come fossero una ninna nanna e addormentarvi, l’importante è non smettere di sognare e tenere gli occhi ben aperti una volta fuori dal teatro".

Riccardo Bruni