"Malborghetto, seggio con tanti giovani. Lavori nell’oratorio dove è nata l’Onda"

Il priore Spessot sottolinea il processo di ricambio generazionale e racconta i progetti sugli immobili "Vogliamo renderli più fruibili e accoglienti, a partire dalla Società. Nuovo impulso all’attività del museo" .

"Malborghetto, seggio con tanti giovani. Lavori nell’oratorio dove è nata l’Onda"

"Malborghetto, seggio con tanti giovani. Lavori nell’oratorio dove è nata l’Onda"

di Laura Valdesi

SIENA

"Tutto diverso nel secondo mandato che gli ondaioli mi onorano di fare. Basta pensare che la mia prima benedizione della stalla fu con le mascherine. Era la ripartenza. Adesso la macchina Palio e Contrade è stata rimessa completamente in moto", sottolinea il priore dell’Onda Massimo Spessot fresco rieletto con l’80% dei consensi.

Resta con lei il vicario Roberto Lusini, gli altri sono Lorenzo Baragatti, Guido Cavati e Giulio Salvini.

"C’è stato un rinnovamento e due sono piuttosto giovani. Anche per quanto riguarda il resto del seggio l’impronta è stata quella di ’rinverdire’, per così dire. Di rinnovare. Con piacere tanti giovani si avvicinano alle cariche per la prima volta, con grande entusiasmo e voglia di contribuire. Chiaro che al loro fianco avranno gli ondaioli più esperti che faranno loro un po’ da ’chioccia’ nel passaggio delle tradizioni".

Molte anche le donne.

"Nessuno dei vicari è donna ma lo sono tutti i coordinatori. Un aspetto per me importante come lo è stato per la commissione che ha svolto un lavoro profondo, parlando con tanti contradaioli. Un moto venuto dai giovani: è stata fatta una bella integrazione nelle cariche del seggio direttivo".

L’Onda ha sempre valorizzato l’aspetto della comunicazione social: proseguirà?

"Un’iniziativa che Massimo Castagnini decise di istituzionalizzare creando l’area multimediale che cura i rapporti non solo con i media ma anche interni attraverso tutti gli strumenti, dai più tradizionali appunto ai social. Una scelta vincente che sta dando buoni risultati. La comunicazione interna è più capillare. Cercheremo comunque di curare e implementare ancora tale aspetto".

L’Onda ha già concluso progetti importanti, quali sono i nuovi obiettivi?

"Ci dedicheremo al capitolo immobili. Faremo uno studio accurato per renderli, a partire dalla società e dai giardini della ’Duprè, ancora più accoglienti. C’è necessità di un restyling. Cercando al contempo di dare nuovo impulso alle attività museali rendendole ancora più fruibili e a disposizione dei contradaioli, coinvolgendo i giovani. Fra i sogni nel cassetto a cui si è in verità già lavorato e che vorremmo vedere realizzato nel 2024 il recupero e il restauro dell’antico oratorio dell’Onda. Dov’è in pratica nata la Contrada. Il nostro è il più antico verbale, fa riferimento al primo agosto 1524. Quest’anno sarebbero dunque 5 secoli. Il progetto è stato presentato alla Soprintendenza, non si tratta di un intervento complesso ma certo delicato, che richiederà 4-5 mesi di lavori".

Cos’è invece che Spessot ritiene di dover affrontare in sede di Magistrato?

"Credo che debba essere portato a termine con forza e convinzione il percorso avviato quando era rettore Claudio Rossi con il ministero della Cultura. L’obiettivo di collocare il Palio di Siena come bene culturale immateriale è assolutamente da raggiungere, l’insieme di conoscenze, abilità, usanze e pratiche appartenenti alla nostra comunità potrà assumere un valore riconosciuto a livello nazionale".

I rapporti con il nuovo priore della Torre?

"Ci siamo scambiati gli auguri e le congratulazioni per i rispettivi incarichi, massima cordialità e rispetto. Così come nei confronti della Contrada. Massimo rispetto in quanto Consorella e perciò depositaria di identici valori ma rivali sul Campo"