L’urlo dei lavoratori della PayCare "Politica e istituzioni indifferenti"

L’appello: "Siamo 50 famiglie senesi che a dicembre si ritroveranno con una lettera di licenziamento in mano"

L’urlo dei lavoratori della PayCare  "Politica e istituzioni indifferenti"
L’urlo dei lavoratori della PayCare "Politica e istituzioni indifferenti"

"Siamo 50 famiglie senesi che a dicembre si ritroveranno con una lettera di licenziamento in mano": parlano chiaro i lavoratori di PayCare, figli dello spacchettamento BassilichiNexi del 2018. "La nostra situazione – spiegano in una lettera – è in stallo ormai da due anni. All’inizio del percorso, a più riprese, ci siamo rivolti al primo cittadino Luigi De Mossi e, per dovere di cronaca, anche al sindaco di Monteriggioni Andrea Frosini, ma purtroppo l’immobilismo l’ha fatto da padrone. Allo stesso modo i plurimi tentativi di contatto con i diretti interessati, Bassilichi e Nexi, non sono mai andati a buon fine. Imprenditori per i quali abbiamo lavorato per oltre 15 anni, e che hanno ricevuto molto da Siena, per poi ritrovarci divisi e di fronte a uno spacchettamento e a una vendita della società. L’altra metà dello spacchettamento, ovvero dove è Bassilichi, sta continuando a comprare aziende e lavoro... e noi ‘ex’ ci ritroviamo a fare i conti con questa situazione".

"Siamo in piedi grazie esclusivamente ad accordi sindacali, ma la situazione è diventata logorante – proseguono i lavoratori –. Siamo davanti a uno scenario che non vede vie d’uscita. Qualcuno, nei giorni precedenti, ha dichiarato: ‘Non è un conclamato stato di perdita di lavoro’, ma qui le lancette scorrono e dicembre 2023 è imminente".

Prosegue, la lettera: "Abbiamo preso atto che il professor Montomoli è l’unico che si è speso per riunire le associazioni di categoria e trarne una soluzione. Adesso siamo a chiedere interessamento e la presa di coscienza da parte di tutti, in quanto una soluzione va trovata".

I lavoratori sottolineano: "L’imprenditore che assume 50 dipendenti è pressoché inesistente, o almeno in due anni non si è presentato nessuno ufficialmente. Montanari si era reso disponibile ad assumerci, ma per ben due volte non si è presentato. Ci auguriamo che non continui questa indifferenza da parte di istituzioni e forze politiche".

Intanto PayCare fa sapere che da oggi bloccherà le uscite incentivate, suscitando le ire dei sindacati: "Così i lavoratori restano ostaggio dell’azienda", tuona la Fim Cisl, pronta a chiedere i danni.

Angela Gorellini