San Martino: gioie e dolori da secoli. Un palio ‘storico’ in questo senso fu quello, quasi incredibile, del 2 luglio 1791, dove furono sette su dieci a non curvare alla fatidica discesa. Raccontiamo così una vittoria inaspettata: il Nicchio che qui trionfa non parte certo fra i favoriti, ma la corsa acquista una fisionomia davvero strana ed originale: la Lupa parte in testa, con il migliore cavallo, e mostra di volere dominare ma al primo San Martino l’incredibile sorpresa: la Contrada di Vallerozzi va a diritto e con lei altre sei Contrade la imitano in seguito fra lo stupore generale. Così va in testa il Nicchio ma le sorprese non sono finite, perché il Valdimontone, che al tempo non aveva buoni rapporti con la Contrada di via dei Pispini, si attarda di un giro e aspetta con il fantino Annibale l’avversaria. Ma ecco brillare tutta la bravura di Ciocio, il fantino del Nicchio, che riesce a tenere a distanza il Valdimontone, accorgendosi del possibile tranello, e a portarsi a casa con uno slancio finale un inaspettato successo. Dopo nove anni il Nicchio torna dunque al successo: capitano da ricordare è Vincenzo Alessandri.
Massimo Biliorsi