In questo 2023 perde di significato ma acquista di colore la frase: "fu gareggiata oltre l’usato", per dire che fu davvero combattuta. Stiamo parlando del Palio del 2 luglio 1846 e soprattutto del fantino David Bianciardi detto Sagrino, con tre successi sul Campo, il primo dei quali nel Leocorno il 2 luglio 1845 a soli quattordici anni di età. Seppe ripetersi, come abbiamo detto, l’anno successivo per la Contrada della Civetta, in un accesissimo Palio, quello di un arrivo in gruppo dove gli ocaioli portarono via il drappellone per poi restituirlo in seguito visto che tutti ebbero chiara la vittoria del rione del Castellare. Davvero particolare anche l’ultima vittoria di Sagrino, quella del 2 luglio 1849 per la Contrada del Valdimontone. Il nostro Sagrino scese al momento in cui fu calato il canape e colpì con il nerbo il cavallo che corse da solo per i tre giri, riuscendo a vincere superando all’ultimo Casato la Giraffa. Ci furono ovviamente molte contestazioni, e diverbi piuttosto accesi fra le due Contrade, ma poi si decise di assegnare la vittoria al Valdimontone, nonostante il fatto che anche fra i giudici non ci fosse un giudizio unanime. Ecco come Sagrino passò di nuovo alla storia.
Massimo Biliorsi