Lo ’sguardo’ della Cisl sull’economia senese

Open Day ai giardini della Lizza il 29 settembre con i segretari nazionale e regionale Sbarra e Tecce, sindaco e istituzioni

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La Cisl Siena ha presentato ieri l’evento ‘Uno sguardo su territorio’, open day in programma giovedì 29 settembre ai Giardini de La Lizza. Una giornata dedicata a patto sociale, dignità del lavoro, sostegno a imprese e famiglie, che vedrà la confederazione e le categorie protagoniste di stand aperti a tutti coloro che vogliono conoscere meglio la realtà dell’organizzazione e il suo impegno sul territorio.

Al dibattito ‘Uno sguardo su territorio’ organizzato in mattinata parteciperanno Luigi Sbarra, segretario generale confederale Cisl, Ciro Recce, segretario generale regionale, il sindaco Lugi De Mossi, il vice presidente della Provincia David Bussagli, il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi e il segretario generale della Camera di commercio Marco Randellini, il giornalista Cristiano Pellegrini.

"La Cisl – ha sottolineato il segretario generale Riccardo Pucci - oggi è una realtà sindacale solida, strutturata, che si apre al territorio nel quale è radicata per lanciare un messaggio di vicinanza in un momento di grande difficoltà economica, sociale, relazionale. Con un quadro generale che manifesta segnali di fragilità e ci impone di mantenere alta l’attenzione e favorire un dialogo tra i diversi livelli, senza trascurare lavoratori, imprese, famiglie, sindacato, istituzioni, sia a livello nazionale che locale". La fotografia scattata dalla Cisl Siena osservando i dati Istat e Inps, è sicuramente da tenere sotto controllo, anche se in linea con la media nazionale: nel senese, un adulto su quattro in età lavorativa è inattivo, il tasso di occupazione è al 67,2%.

Le ore in cassa integrazione presentano valori enormi con oltre 5 milioni di ore pagate, il reddito medio disponibile è tra i più elevati in Toscana, ponendo Siena tra le prime 25 province italiane. Ma nonostante questo, la crisi dell’ultimo anno magari aumentare vertiginosamente il numero di cittadini costretti a rivolgersi alla Caritas: si tratta del 36% in più.

Andrea Talanti