Litiga con i vigili, arresto non convalidato

L’avvocato dell’imprenditore fermato a Chianciano dopo un diverbio con la polizia municipale: "Non c’erano i presupposti".

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di Massimo Cherubini

Arresto non convalidato per l’amministratore di una società di servizi agli anziani, che opera a Chianciano e nei paesi limitrofi, fermato dagli agenti della Polizia Municipale della città termale lo scorso 4 luglio. Il Gip, Ilaria Cornetti, nell’udienza di convalida "non ha rilevato i presupposti - rivela Elena Tozzi (nella foto) avvocato dell’imprenditore arrestato - per la convalida del provvedimento cautelare dagli agenti. Non sussistono perché il mio assistito non ha rivolto né minacce né violenza nei confronti degli agenti e della comandante. Si sottolinea che la stessa comandante doveva placare la tensione. Invece - conclude l’avvocato del 42enne imprenditore - sarebbe stata proprio lei a colpire ripetutamente il mio cliente causandogli la frattura del polso sinistro".

Dopo la decisione di non convalidare l’arresto il gip rimette gli atti al pm per i successivi provvedimenti. Che sono due: o archiviazione o richiesta di rinvio a giudizio. Fermo restando, come precisa l’avvocato, "la non convalida dell’arresto".

Breve riepilogo dei fatti. E’ il tardo pomeriggio del 4 luglio quando una pattuglia di vigili urbani, composta dalla comandante e da un agente, è impegnata in attività di controllo in viale della Libertà. Sul posto arriva uno scooter con due persone a bordo. Un uomo, alla guida, e una donna.I due entrano in un albergo, poco dopo esce solo l’uomo. Nel frattempo vengono eseguiti gli accertamenti telematici sullo scooter e sull’uomo. Emerge che il conducente non ha mai sostenuto gli esami di guida. Non ha la patente. "E’ vero - dice l’avvocato Tozzi - su questo nulla da eccepire. Ma si tratta di una infrazione al codice della strada che verrà sanzionata".

Mentre l’agente, come evidenziano le telecamere, è impegnato a redigere il verbale per l’infrazione inizia il diverbio (le riprese non hanno audio) anche fisico. L’imprenditore viene dichiarato in arresto. Accusa un malore, cade a terra. Viene chiesto l’intervento di un’ambulanza. Sia l’uomo che i due agenti finiscono al pronto soccorso dell’ospedale di Nottola. Il primo viene sottoposto a radiografia che evidenzia una frattura al polso. Viene dimesso con una prognosi di 30 giorni. Per la comandante dieci giorni di referto, otto per l’agente. Il rapporto viene inoltrato alla procura, è il pm Marini ad occuparsi del caso. Il quale ritiene che "gli agenti di polizia giudiziaria hanno correttamente operato". Ma "considerato -si legge nel provvedimento - che non è intenzione avanzare richieste cautelari" viene ordinata "l’immediata remissione in libertà".