REDAZIONE SIENA

L’ira delle agenzie di viaggio "Noi, abilitate al trasporto turisti"

La Fiavet Toscana replica ai rappresentanti degli Ncc: "Sentenza del Consiglio di Stato ferma in Regione"

Sembra non volersi proprio fermare la diatriba fra agenzie di viaggio e Ncc (noleggio con conducente). "Il Tribunale ci dà ragione – aveva affermato Stefano Giusti, vicepresidente di Azione Ncc (associazione che raccoglie le imprese di trasporto pubblico non di linea con conducente) dopo la sentenza del Tribunale di Siena che conferma un’interpretazione del giudice di pace –. Le agenzie di viaggio non possono trasportare turisti senza autorizzazione".

Non ci sta la Fiavet Toscana (Fondazione Imprese e Associazioni Viaggio e Turismo) che resta stupita da queste affermazioni: "Sono dichiarazioni assolutamente ingannevoli – afferma –. Esiste una sentenza del Consiglio di Stato che attribuisce alle agenzie di viaggio la facoltà di utilizzare propri mezzi di trasporto per trasportare i turisti. Inoltre, sul tavolo della II Commissione della Regione Toscana giace tuttora una proposta di legge per analogo recepimento anche nella nostra regione".

Parlava invece di punto definitivo Giusti: "Le agenzie hanno sempre sostenuto che potevano utilizzare veicoli senza autorizzazione, purché di proprietà dell’agenzia, per portare in giro loro clienti. Noi abbiamo sempre sostenuto il contrario". E proprio di contrario si parla. La Fiavet, infatti, afferma che molti Comuni della Toscana lasciano alle agenzie di viaggio la possibilità di avvalersi di mezzi propri, senza ricorrere a mezzi noleggiati con conducente.

"Va detto – afferma l’associazione – che la Toscana soffre di una grave carenza di adeguati strumenti di trasporto, soprattutto se si vogliono concretizzare i diversi progetti di decentramento dei flussi e la valorizzazione dei borghi lontani dalle grandi e affollate città d’arte. I noleggiatori con conducente sono pochi (in molti Comuni da anni non ci sono bandi per il rilascio di nuove licenze) e per questo si permettono di controllare il mercato con prezzi proibitivi".

E ancora: "Sarebbe meglio che gli autisti, invece di pensare sempre e unicamente ai propri interessi di portafoglio, cominciassero loro per primi a osservare le normative esistenti. Smettendo quindi di offrire tour ed escursioni sui propri siti web proponendosi come driverguide e aggirando in un colpo solo tutta la normativa su chi può effettivamente organizzare tour ed escursioni (le agenzie di viaggi), sostituendosi anche alle guide autorizzate, le uniche abilitate a illustrare le caratteristiche di un territorio".

Simona Sassetti