L’evento ’Le dive e la banda’, il musical conquista i Rinnovati

"Le Dive e la Banda" conquista il pubblico di Siena con uno spettacolo volutamente frammentario, caotico e di beneficenza. Un ensemble di cantanti, ballerini e musicisti che può essere replicato e arricchito in altre produzioni. Un ottimo gioco a crescere da perseguire.

L’evento ’Le dive e la banda’, il musical  conquista i Rinnovati
L’evento ’Le dive e la banda’, il musical conquista i Rinnovati

’Le dive e la banda’ ovvero ’Il musical’ conquista il pubblico senese, un tutto esaurito e un evidente apprezzamento, attraverso uno spettacolo volutamente frammentario, caotico, che ci fa assaporare i migliori ingredienti di questo genere, sempre in continua evoluzione. Dicevamo: il teatro dei Rinnovati preso d’assalto per questo allestimento che attraversa nel tempo il musical, merito di un crocevia di intenti e stili.

La Banda Città del Palio (diretta da Giuseppe Baldesi), che si conquista un ruolo finalmente diverso da quello che abbiamo sempre apprezzato di accompagnamento da corteo, diventando sempre più orchestra, lo stile registico di Maurizio Bianchini, che conosce le regole della fascinazione senza la minima retorica, il mondo di Alice Valentini, solista nonché anima di un gruppo di cantanti, ballerini e coristi. Tutto per evocare situazioni, mondi, innamoramenti che solo il musical conosce e riconosce, nella felice commistione fra parlato e canto.

L’evidente successo di questa ensemble ci fa riflettere su certi patrimoni ’cittadini’ che necessitano solo di crescere ancora ma soprattutto di avere un coordinamento a livello produttivo. Per questo ’Le dive e la banda’, senza dimenticarci di Massimiliano Mattii, Chiara Savoi, l’inserimento nella banda di elementi fondamentali come il mandolino di Chiara Baldesi e il basso elettrico di Marta Marini, ci porta alla considerazione che certe produzioni possono essere effimere solo se non replicate, arricchite, fatte crescere.

Il fine poi di essere fatte per scopi nobili come la beneficenza, in questo caso alla Croce Rosse Italiana, non tolgono quelle finalità di essere riprodotte un po’ ovunque. Questo spettacolo, magari limato come ampiezza e senza qualche egocentrica divagazione solistica, potrebbe e soprattutto dovrebbe girare un po’ ovunque, essere affidato a una produzione che riesca a equilibrare costi e ricavi.

È quindi un ottimo gioco a crescere che andrebbe perseguito. Probabilmente il tema del musical è una bellissima scusa: questo gruppo può confrontarsi con altre tematiche che aleggiano nel mondo dello spettacolo. La città ha risposto alla grande.

Massimo Biliorsi