Legnano, brilla la stella di Siri "Palio dedicato alla mia squadra" Arri: "Neppure un graffio"

Paura per la sua caduta in batteria con Silvano Mulas che ha riportato la frattura della clavicola "Il mio nome deve restare in alto fino al termine della squalifica a Siena", dice il fantino vittorioso.

Legnano, brilla la stella di Siri  "Palio dedicato alla mia squadra"  Arri: "Neppure un graffio"

Legnano, brilla la stella di Siri "Palio dedicato alla mia squadra" Arri: "Neppure un graffio"

di Laura Valdesi

SIENA

Cadute rocambolesche – Federico Arri, uno dei fantini che saranno a cavallo il 2 luglio senza neppure un graffio, Silvano Mulas con una clavicola rotta –, il gioco delle avversarie osservato attentamente anche a Siena. Ed una splendida vittoria di Antonio Siri per Legnarello, nonostante la tromba d’aria con grandinata che ha fatto slittare batterie e palio a Legnano, corso alle 22.30.

Si discute tanto delle piste per l’addestramento, quella di Legnano ha retto.

"Era perfetta, andavamo come missili, altrimenti saremmo scivolati. La caduta che c’è stata in batteria di Arri e Mulas è avvenuta perché Federico ha galoppato sul cavallo davanti. Quel fondo è fantastico, ha addirittura necessità di acqua".

Hai vinto un palio impegnativo.

"Abbastanza duro, per tutte le strategie in corso, certo non a mio favore. Isolato no però neppure troppo aiutato".

Quando li hai visti cadere in batteria?

"Mi sono reso conto subito che era successo qualcosa, cercavo gli scossi e non li vedevo, invece li avevano già presi per fortuna".

Hai montato un grandissimo cavallo

"E’ di gente di Legnano ma in allenamento da Jacopo Pacini che lavora alla mia scuderia".

La mossa è stata un valzer, Valter Pusceddu (Flora) e Giuseppe Zedde (Sant’Ambrogio) hanno parlato tanto.

"Abbastanza, sembrava una cena fuori".

Siri bravissimo ma c’è stato anche un pizzico di fortuna: l’inciampone di Gavino Sanna (San Bernardino) che era in testa.

"Sì’, sennò sarebbe stato un bel palio fino in fondo. Certo mi ha facilitato, consentendomi di andare davanti e controllare".

Palio dedicato a...

"La famiglia, ovviamente. A chi mi vuole bene, a Jacopo che ha messo anima e cuore per preparlo al meglio. Diciamo alla ’squadra’ che mi segue sempre. Tanto merito è anche loro".

La telefonata che ti ha fatto più piacere?

"Tantissime, devo rispondere a 400 messaggi. Molti mi vogliono bene, ho ingaggi ovunque".

Cosa vuol dire nella tua carriera questo successo?

"Tra la scorsa settimana Fucecchio e la vittoria il nome di Siri resta sempre in alto. Così deve rimanere fino al termine della squalifica".

Che Palio sarà quello del 2 luglio per Siri?

"C’è una squadra che è stata per adesso più fortunata dell’altra. Un Palio che sulla carta non mi sembra ’cattivo’".

"Mi sono rialzato dopo la caduta, nemmeno un graffio. Ho imparato ad andare giù, mettendo le mani avanti", rassicura Federico Arri di ritorno da Legnano. "In batteria mi sono trovato due rivali, una vera (Mulas in San Domenico, ndr) e una aggiunta (Pusceddu nella Flora, ndr) che ha rallentato per cui gli ho galoppato addosso. Mulas non mi ha neppure toccato, anche se ha allungato una mano!", racconta il fantino. "Pronto per Siena? Sì sperando di non trovare situazioni spiacevoli come quella di Legnano dove – conclude – sono proprio messi male se per fermare uno come me, che non ha vinto niente, erano in due".