Le terme e quelle bollette-vampiro Balzo da 25mila a 300mila euro

Caputi (Federterme) e Barbetti (Federalberghi) svelano una realtà drammatica

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Il sistema turistico termale e quello chiancianese potranno superare l’escalation del rincaro bollette? Il primo a far scattare l’allarme è stato Massimo Caputi che lancia un appello chiedendo di intervenire subito sul sistema terme o sarà un default. Subito un esempio pratico per capire l’entità dei rincari. Nel 2019 il costo dell’energia per le terme era di circa 25mila euro al mese, che oggi sono diventati 300mila per un totale che fa sfiorare i 2 milioni di euro annui solo per le bollette energetiche.

Stesso rincaro per gli alberghi che per esempio per una struttura di 30 camere registra un salto nella bolletta luce dai 4mila euro di luglio 2021 ai 14mila del luglio 2022; con un raddoppio anche del gas naturale. "In media, il conto del mese di luglio 2022 è risultato più che triplicato rispetto a luglio 2021 – spiega Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi Toscana e Chianciano (foto) – per far quadrare i conti dovremmo aumentare in modo consistente i prezzi. Ma sappiamo bene che a Chianciano su questo fronte non ci sono spazi di manovra, anzi. Sul tavolo, se non ci sarà un intervento a livello nazionale, ci sono gli alberghi che saranno costretti a valutare alternative dolorose come anticipare il momento della chiusura. E anche tra le aziende che solitamente rimangono aperte tutto l’anno, c’è chi sta considerando seriamente la possibilità di chiudere durante l’inverno, prima che l’accensione dei riscaldamenti faccia saltare del tutto i conti". Inoltre secondo Barbetti in questo scenario anche gli investimenti ottenuti rischiano di essere rispediti al mittente. "L’azienda corre il rischio di trovarsi ad un bivio: pagare la bolletta o dare avvio ad una fase di ristrutturazione. Gli albergatori chiedono un potenziamento immediato del credito d’imposta ed un tetto, almeno nazionale, al prezzo dell’energia".

Una situazione quindi che richiede misure eccezionali necessarie se si vuole fronteggiare questa nuova ed ennesima tegola sulla testa anche del mercato turistico. Il presidente di Federterme, Massimo Caputi, anche gestore, con Terme Italia, della società chiancianese invoca azioni immediate. "Il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 100% del differenziale tra il costo energia; la revisione delle risorse del Pnrr". Caputi si riferisce a un esempio in particolare: la Spagna per lo stesso settore ha stanziato 24 miliardi di sussidi, mentre "il ministro Garavaglia ha segnato un ottimo risultato ed ha ottenuto 1,8 miliardi. E’ davvero un grande lavoro quello svolto dal ministro paragonati ai ridicoli 300 milioni assegnati dal governo Conte".

Anna Duchini