Pienza, suore contro la nomina della madre superiora. Ora rischiano il ritorno allo stato laicale

Da una decina di giorni le 13 monache di clausura si oppongono alla nomina della madre superiora. Il decreto della Santa Sede sul cambio della guida del convento, il silenzio resistente delle religiose.

Le suore benedettine di Pienza  rischiano il ritorno allo stato laicale

Le suore benedettine di Pienza rischiano il ritorno allo stato laicale

Pienza (Siena), 21 febbraio 2023 – Il no delle suore Benedettine, ospitate nell’ex seminario vescovile di Pienza, alla sostituzione della Madre Superiora, resta irremovibile. E’ un punto fermo. Dopo l’invito, reso pubblico con un comunicato stampa della Diocesi, al rispetto delle decisioni delle autorità eclesiastiche, dalle suore non è arrivato nessun messaggio di conciliazione. Loro restano nel Monastero e non ci sono segnali di apertura ai deliberati sulla sostituzione della Madre Superiora.

E a Pienza, inutile dirlo, il tema è sulla bocca di tutti. Ieri la via che porta a Santa Caterina, dove si trova il convento, era assai frequentata. Temperatura mite, giornata bella, visione spettacolare della Val d’Orcia. Tutti, transitando davanti all’ex seminario, non hanno fatto a meno di parlare della notizia del giorno, di questa ’opposizione’ delle monache al cambio della Madre Superiora.

E’ in atto, pare evidente, una ’resistenza’ delle tredici suore, tante ne sono nell’ex seminario di Pienza, di clausura contrarie alla sostituzione di Madre Diletta, la Superiora. Il perché di questa contrapposizione non è dato saperlo. E’ intuibile nel senso che, a quanto è dato sapere, non tutte le attività delle monache sono state condivise dalle autorità eclesiastiche. L’arrivo a Pienza delle Suore Benedettine di clausura risale al settembre del 2017. Il loro arrivo è legato alla decisione dell’allora arcivescovo Stefano Manetti che guidava la diocesi, di portarle in un luogo più sicuro del convento in Umbria, che avrebbe subìto dei danni dal terremoto.

Un atto di generosità, di aiuto, nei confronti di un gruppo di sorelle in difficoltà. L’arrivo viene salutato in Cattedrale nel settembre del 2017 proprio alla presenza del vescovo Manetti, La Madre Diletta presenta, nel corso di una celebrazione religiosa tenutasi in Duomo, che saranno ospitate nell’ex seminario. Tra le monache di clausura e i pientini non "scatta" la scintilla dell’amore.

Non si lega quel rapporto che c’era con le suore Stigmatine che a Pienza sono, ancora oggi, ricordate come una "istituzione". Chiacchere, dicerie, si mischiano a fatti realmente accaduti. Un pappagallo che scappa dal Monastero ricercato in paese, un cane che è accudito dalle suore , alcune attività, necessarie per sostenere la vita della piccola comunità, l’ospitalità a giovani, o meno giovani, per una esperienza di clausura finiscono per provocare tanta, forse troppa, attenzione.

E oggi queste tredici suore avvertono tutta la tensione sviluppatasi intorno a loro e hanno deciso, dopo una riflessione, di rifugiarsi nel silenzio e nella clausura un po’ più rigida.