
C’è solo un’italiana, il Politecnico di Milano, fra le top 50 università europee: è stata diffusa ieri Qs Europe University Rankings 2024, la prima classifica stilata dall’istituto di ricerca britannico Quacquarelli Symonds fra gli atenei del Vecchio continente. In cima alla lista c’è Oxford University e scorrendo i 688 atenei valutati bisogna arrivare al 289° posto per trovare la nostra Università degli Studi, al 18° fra le italiane.
Dopo Regno Unito, Turchia e Germania e prima della Francia, l’Italia si posiziona al quarto posto in Europa per numero di università (51) presenti nella lista. La classifica valuta le università in base alla reputazione internazionale, alla quantità e impatto della ricerca prodotta, alle risorse dedicate all’insegnamento, all’internazionalizzazione, ai risultati occupazionali, alla mobilità internazionale degli studenti, al rapporto studentidocenti.
Entrando negli indicatori del ranking, l’Università di Siena ha ottenuto i miglior risultati in pubblicazioni scientifiche per ricercatore, piazzandosi al 98° posto in Europa, al 24° fra le italiane; la mobilità studentesca ci premia per gli studenti in scambio in entrata, con la 44esima posizione in Europa e la seconda in Italia; gli studenti in uscita, che vanno in scambio all’estero valgono invece il 56° posto in Europa e l’11° in Italia; e ancora è la presenza di un’alta percentuale di studenti internazionali nella comunità locale a decretare il 290° posto in Europa, il 3° in Italia; infine l’attività accademica sostenibile ci porta in posizione 140 in Europa, la 13esima fra le italiane.
Da segnalare inoltre anche il dato del rapporto fra studenti e docenti, per cui Università degli Studi è al 15° posto in Italia. "L’Università di Siena si posiziona quindi nella prima metà della prestigiosa classifica che comprende istituzioni universitarie del continente", sottolinea l’ateneo.
"Essere presenti nell’edizione inaugurale del QS Europe Ranking – si legge ancora nella nota - offre l’opportunità all’Università di Siena di far parte degli scenari di rilievo dell’istruzione superiore a livello internazionale; una conferma dopo le ottime performance ottenute sia nelle classifiche internazionali che nazionali, dove stabilmente l’ateneo si colloca ai vertici".
"È un risultato di grande prestigio – commenta il professor Simone Borghesi, prorettore alle relazioni internazionali -, che conferma la dimensione internazionale del nostro ateneo e fa seguito al risultato positivo emerso anche in altre recenti valutazioni come, ad esempio, lo Shanghai Ranking sulla ricerca uscito ad agosto dove ci siamo collocati tra le migliori mille università a livello mondiale".