L’assessore verde batte il sindaco rosso

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"Sull’assessorato deciderà il partito. Io sono a disposizione e sto rafforzando il mio ufficio. In caso debba lasciare, saprò delegare. E continuare a lavorare per il territorio anche da fuori. FdI aprirà tre sportelli: Grosseto, Arezzo e Siena e almeno una volta al mese conto di incontrare i territori che mi hanno eletta". Così la grossetana Simona Petrucci, neoeletta al Senato. Esponente di Fratelli d’Italia, da sei anni assessore all’ambiente a Grosseto, è stata la più votata nell’uninominale Grosseto-Siena, con quasi 175mila voti andati al centrodestra e 117.205 al simbolo Fratelli d’Italia; 40mila voti in più rispetto al candidato Pd Silvio Franceschelli.

"Dai rifiuti al demanio sono stata sempre in mezzo alla gente – dice la Petrucci –. A Grosseto FdI ha avuto quasi il 33%, ma la cosa bella è che un migliaio di persone che non votano a destra, hanno segnato il mio nome. Al di là del partito, insomma, conta la persona". La Petrucci è nota anche a Siena per le prese di posizione sempre esplicite, nette, a volte anche controcorrente, sui rifiuti nell’assemblea di Ato Toscana Sud: "Sono sempre stata contro le aree vaste – il commento –, contro quei maxi enti che fanno capo alla Regione e non più ai territori di cui però gestiscono i servizi. La mia priorità è ancora ridare autonomia ai territori. A Roma porterò il lavoro e l’esperienza fatta a Grosseto: sono geologa e ho sempre lavorato nel settore ambientale. Credo che non servano tuttologi, ma che ognuno dia il proprio contributo nella sua materia. Poi al Governo c’è una squadra, fatta di professionisti: oggi in giunta a Grosseto partecipo all’amministrazione della città. In più metto il mio essere donna, la voglia di fare e la determinazione".

Paola Tomassoni