Ladri in fuga con la Panda presa a noleggio

Convalidato l’arresto dei due campani accusati di furto e di aver speronato l’auto dell’Arma

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Era andata male ai ladri che erano venuti dalla Campania alla provincia di Siena con l’idea di compiere qualche furto. E magari sbarcare così il lunario. Perché sulla loro strada avevano trovato i carabinieri che li hanno inseguiti per 40 chilometri finché i due non sono usciti fuori strada. Arrestati dagli uomini del capitano Aliberto che comanda la compagnia di Montepulciano, ora devono rispondere di vari reati, dal tentato furto al danneggiamento dell’auto dell’Arma che avrebbero speronato. I due sono stati sentiti dal gip di Perugia – è vicino a Gioiella che li hanno bloccati lunedì 24 maggio – il quale ha poi accolto le richieste del pubblico ministero: detenzione in carcere per l’uomo alla guida della vettura e ai domiciliari per l’altro.

Il primo, difeso dall’avvocato Francesco Cinque, non è rimasto in silenzio davanti al giudice. Ha fornito la sua versione dei fatti, ammettendo alcune responsabilità mentre ha negato assolutamente di aver speronato la macchina dei carabinieri. E’ emerso, tra l’altro, che la Fiat Panda 1200 con cui hanno dato vita all’inseguimento per un così lungo tratto – da Montepulciano, nella zona artigianale fino appunto alla zona di Gioiella – era stata presa a noleggio in Campania. All’interno sono stati trovati dagli investigatori anche degli attrezzi e del materiale che sarebbe oggetto di furto. Di qui la contestazione anche della ricettazione.

Non è ancora stata fissata la direttissima. Perché il gip ha disposto la trasmissione degli atti al tribunale di Siena dove si svolgerà l’udienza.

La.Valde.