Ladri in casa Cardaioli: "Ma i cimeli sportivi non sono stati toccati"

Rotto un doppio vetro dell’abitazione a Vico Alto, portati via anelli e collane. La vedova: "Per un attimo ho temuto che avessero forzato l’urna con le ceneri".

"Sarà il peggior compleanno della mia vita". Queste le parole di Giovanna Pizzichini che domani compirà 82 anni, vedova del compianto Ezio Cardaioli, mitico allenatore della Mens Sana, che nella serata di venerdì, rientrando verso le 23 nella sua abitazione di via Emilia, si è resa conto che i ladri le avevano fatto visita.

La prima ad accorrere in soccorso della mamma è stata la figlia Elena che abita proprio lì accanto. Stiamo parlando della zona di Vico Alto, a pochi metri dal Circolo Tennis, più volte presa di mira dai ladri. "Anche 40 anni fa – racconta la signora Giovanna – abbiamo subito un furto, sempre in questa abitazione; in quell’occasione trafugarono i gioielli di famiglia che più che altro avevano un valore affettivo. Anche questa volta sono riusciti a trovare alcuni anelli e collane di mia sorella che purtroppo non c’è più". I carabinieri sono giunti sul posto verso le ore 23,30, eseguendo le indagini di rito. "Quando la mamma ha chiamato – racconta Elena Cardaioli - sono accorsa subito. Il salotto e le camere erano irriconoscibili: tutto il contenuto dei cassetti era rovesciato in terra e sui letti. E pensare che poco prima stavo per andare proprio lì per dare da mangiare alla gatta. I ladri sono entrati dalla porta finestra di un terrazzo (l’abitazione è a pian terreno ed è circondata da un piccolo giardino, ndr), rompendo un doppio vetro e poi tirando su la serranda". Come detto, la signora Giovanna era di ritorno da una serata trascorsa in piena serenità nei locali vicino a Santa Petronilla, per delle prove di canto; nel passato Giovanna ha fatto parte del Coro di Vico Alto e questa passione non l’ha mai abbandonata. Possibile che i ladri, sentendo la macchina di Giovanna che stava rientrando, si siano prontamente dileguati; difficile ricostruire la dinamica dei fatti, in mancanza della benchè minima testimonianza. Giovanna ha tentato di aprire la porta di casa che però era chiusa dall’interno con il chiavistello, una tattica questa comune ai topi di appartamento. "Ho chiesto alla mamma – continua Elena – di venire a dormire da me – ma non ne ha voluto sapere. E’ una donna coraggio, anche se adesso è un po’ frastornata da quanto accaduto". Per fortuna i cimeli della carriera sportiva di Ezio, conservati in quello che è stato da sempre il suo studio, sono tutti salvi; i quadri sono stati spostati in cerca di una cassaforte che in casa Cardaioli non c’è mai stata. "Per un attimo ho temuto che potessero aver forzato l’urna dove sono contenute le ceneri del mio Ezio – confessa Giovanna – che conservo con grande sentimento d’animo proprio nel suo studio, con tutti i suoi ricordi, ma per fortuna l’anno solo spostata. Quello, senza dubbio, sarebbe stato il dolore più grosso per me".

Roberto Rosa