
La presidente della Commissione Servizi Sanitari e Sociali, Francesca Cesareo, ha presentato un emendamento alla norme della Consulta anziani
Il rinnovo del regolamento della Consulta per gli anziani, illustrato dall’assessore Micaela Papi, divide il Consiglio comunale. A sollevare le polemiche, l’emendamento presentato da Francesca Cesareo (lista ’Nicoletta Fabio sindaco’), presidente della Commissione Servizi Sanitari e Sociali, sulla composizione dell’organismo: "La Consulta è composta dall’assessore ai Servizi sociali o da un suo delegato nella funzione di presidentem – la proposta della consigliera civica –, da un consigliere comunale di maggioranza e da uno di minoranza; da un rappresentate dei Centri per gli Anziani, designato di volta in volta dagli stessi Centri; da cinque rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei pensionati (3 di Cgil, Cisl e Uil e 2 del Cupla); da cinque rappresentanti degli enti del terzo settore tra organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e cooperative sociali, diversi dai Centri Anziani; un medico geriatra nominato dal sindaco".
La prima a prendere la parola è stata Anna Ferretti, Pd, contestando: "Non mi piace che venga tolto spazio ai Centri per anziani – ha detto –. Prima erano cinque, uno per ogni Centro, ora invece ce n’è uno a rotazione. Ma i Centri anziani sono gli anziani, hanno il polso della situazione della Terza età, stanno tra gli anziani. Perché mortificarli così?". Duro il capogruppo di Fdi, Bernardo Maggiorelli: "Non è stata tolta rappresentatività agli anziani: una persona può sintetizzare la posizione dei cinque Centri. In Commissione avevate votato l’emendamento, oggi invece vi tirate indietro".
Critico sullo spazio dato ai Centri per la terza età anche il dem Alessandro Masi, mentre Pierluigi De Angelis, FdI, ha rimarcato: "Qui si perde il senso del provvedimento. La modifica al regolamento della Consulta serve per adeguarlo alla normativa vigente, dando voce anche al Terzo settore e ai sindacati degli anziani". Per l’azzurra Lorenza Bondi, "non c’è il rischio di diminutio della rappresentatività degli anziani: un rappresentante a rotazione di ciascun Centro può essere uno stimolo per illustrare le varie esigenze". Contraria la capogruppo Pd, Giulia Mazzarelli: "Con questo emendamento si crea uno squilibrio, si penalizza la partecipazione diretta dei protagonisti".
Tranchant il medico Enzo De Risi, FdI: "Nessuno ha paura dell’opinione popolare, visto che questo Governo è stato scelto dai cittadini, mentre voi avete governato per anni senza essere eletti – ha tuonato –, quindi non sollevate false polemiche".
Cristina Belvedere