REDAZIONE SIENA

"La poesia di Montale vola con la musica"

Ettorre al contrabasso e Di Tella al pianoforte questa sera al ’Chigiana International Festival’ nel concerto ‘Con disperate ali’ .

La potenza della musica? Anche quella di Chigiana International Festival ‘Oursounds’ di regalare vivacità alla poesia di Montale. E ‘Con disperate ali’, il concerto questa sera, alle 21,15, nella Chiesa di Sant’Agostino, "il volo che il Nobel della Letteratura vuole ‘tormentato’, diventa possibile", dice Giuseppe Ettorre. Il suo contrabbasso e il pianoforte di Pierluigi Di Tella, musiche di Schubert e Brahms, regalano un finale diverso alla poesia di Montale. Docente alla Chigiana, primo contrabbasso solista dell’Orchestra e della Filarmonica della Scala, vincitore di prestigiosi premi, Ettorre è al centro di un’intensa attività cameristica, concertistica e di incisione che, alla sua vocazione classica, aggiunge l’interesse per la musica moderna.

"Il concerto, in effetti - spiega -, non si ispira alla poesia ma la richiama. In ‘Contrabbasso’, Montale sembra riferirsi al suo ruolo fondamentale che, con il susseguirsi di note, a volte mono-tone, supporta l’orchestra. Con il direttore artistico Nicola Sani, abbiamo voluto un titolo ‘parlante’, guardando alla poesia, dai toni non ottimistici, con un sorriso per il pubblico".

Schubert e Brahms?

"Sono diversi per le loro caratteristiche sonore, pur non essendo lontani tra loro nel tempo. Brahms, post romantico, è al confine di una modernità più spiccata di Schubert. Si accostano bene, protagonisti di un doppio mondo sonoro che mi affascina. Da una parte, la Sonata in la min. D. 821 ‘Arpeggione’, una trascrizione. Fu composta per uno strumento che non esiste più ma simile al contrabbasso. L’arpeggione era accordato per quarte, come oggi, unico tra gli archi, il contrabbasso. La mia lettura sviluppa una leggerezza oggi assente in molte interpretazioni odierne, cariche di drammaticità. Abbiamo perso l’atmosfera dei Lieder, diversa da quella delle grandi sinfonie di Schubert. Così, apro il concerto con il Lied op. 32 in re magg. D. 550 ‘La trota’ che permette di entrare in un’atmosfera ariosa. Continuo con la Sonata in mi min. op. 38 di Brahms, più romantica".

In duo con Pierluigi Di Tella?

"Un sodalizio musicale, soprattutto umano e personale. Ci conosciamo dal liceo musicale. Condividiamo molti progetti, abbiamo in programma anche un cd su Bottesini".

Che contrabbasso suonerà?

"Di un liutaio tra XIX e XX secolo: Custode Marcucci, di Sant’Agata sul Santerno. Un talento. Si riforniva di legni antichi e stagionati lungo le cascine romagnole, ricche di pioppi. Un legno spettacolare; un contrabbasso dal suono magico" (info e biglietti: ww.chigiana.org).

Antonella Leoncini