La dieta mediterranea per ’uscire’ dal Covid "Mangiando così rinforziamo le nostre difese"

I consigli di Barbara Paolini, direttore dell’unità Dietetica e Nutrizione delle Scotte: "È il modello più salutare grazie alle fonti di polifenoli"

Come l’influenza anche il Covid può essere contrastato a tavola e soprattutto i disturbi lasciati dalla malattia possono essere limitati da un’alimentazione corretta. I consigli sono di Barbara Paolini, direttore Unità di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Aou Senese.

Dottoressa, quali alimenti e vitamine attivano il sistema immunitario?

"Un’alimentazione ricca di antiossidanti che combattono i radicali liberi ha funzioni protettive e antiinfiammatorie e può aiutarci a potenziare il sistema immunitario e difenderci dalle infezioni. La dieta mediterranea si conferma come il modello alimentare più salutare, grazie alle fonti significative di polifenoli tra cui olio di oliva, frutta secca e soprattutto verdure e frutta di stagione, colorate e crude, in quanto le vitamine mantengono la loro maggiore attività. La vitamina C (in agrumi, kiwi, peperoni) migliora anche l’assorbimento del ferro e insieme alla vitamina A rafforza le difese immunitarie e protegge le vie respiratorie. Consumare frutta di colore blu, viola (frutti di bosco, melograne), garantisce una importante fonte di antociani con azione antifiammatoria".

Per quanto riguarda i pazienti Covid, devono seguire un’alimentazione particolare?

"Il consumo di alimenti vegetali freschi e non trasformati come verdure, frutta e prodotti integrali, è alla base dei consigli. È stata sottolineata l’importanza di vitamine e sali minerali come zinco, vitamina C, D, A e il mantenimento di una corretta idratazione. Va controllato, invece, il consumo di grassi, preferendo quelli insaturi, ed evitando l’assunzione di zuccheri e sale. Da mantenere poi un buon apporto di proteine nobili (carne pesce, uova, formaggi).

I professionisti che passano molte ore con tute protettive per il Covid, che tipo di alimentazione devono seguire?

" lunghi turni con la tuta di protezione sottopongono a disidratazione. E’ necessaria un’alimentazione che mantenga un’idratazione maggiore e renda la digestione più facile, ma che sia al tempo stesso nutriente (zuppe, carne bianca, pesce), con molta acqua. Se fa molto caldo, necessaria un’integrazione con sali minerali a base di potassio e magnesio".

Fra i disturbi post covid ci sono affaticamento e perdita di concentrazione: come si curano o si limitano i danni?

"Dopo una brutta influenza è fondamentale riposare e alimentarsi correttamente e per favorire un recupero completo dell’organismo è necessario mantenere i pasti regolari e frazionati, evitando digiuni. E’ necessario inoltre eliminare quegli alimenti che possono alimentare lo stato infiammatorio sistemico o che possono affaticare il microbiota intestinale (alimenti ricchi di zuccheri semplici o grassi saturi) e il fegato (alcool); aumentare l’apporto giornaliero di proteine nobili, in particolare preferendo pesce (omega-3), uova, carne bianca, legumi, riducendo il consumo di carni rosse e insaccati, che contribuiscono ai processi infiammatori; introdurre la giusta quantità di carboidrati, preferendo fonti integrali e cereali leggeri e nutritivi; consumare almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura; mantenersi idratati, per favorire l’equilibrio idrico dell’organismo".

Stessa alimentazione per adulti e bambini?

"Direi di si, sottolineando di fare attenzione a non eccedere in grassi e zuccheri semplici, presenti in prodotti trasformati come snack e dolciumi, che possono compensare gratificando un momento difficile, ma preferire alimenti freschi e di stagione".

Paola Tomassoni