
Già da settimane avevamo anticipato il difficile periodo che sta attraversando la catena di profumerie Douglas: ora è arrivata l’ufficialità su nuove chiusure. Dopo il negozio di Poggibonsi, che ha già abbassato le saracinesche da una settimana, a breve sarà la volta di uno dei punti vendita di Siena, in Banchi di Sotto. Il negozio nel centro storico è tra i 128 inseriti nel piano di riorganizzazione di Douglas e la chiusura è prevista entro fine estate. "A fine gennaio ci era stata comunicata la chiusura di 128 negozi in tutta Italia - afferma Samuele Bernardini, segretario Filcams Cgil Siena –. Ci fu presentata una lista dei primi 70, tra cui Poggibonsi, che ha chiuso pochi giorni fa. Il 25 febbraio abbiamo avuto una nuova riunione con l’azienda, che ci ha comunicato, in modo sbrigativo quali sono gli altri 22 punti vendita in chiusura all’interno dei 128. Tra questi, il negozio di Siena, in via Banchi di Sotto. Non ci è stata comunicata una data, ma soltanto che la chiusura sarà entro fine estate".
Nessuna certezza per i lavoratori, a tutela dei quali sono intervenuti i sindacati. "A livello nazionale è stato richiesta la convocazione delle parti al Ministero dello sviluppo economico. L’azienda dovrà presentare un piano industriale rispetto a questa ristrutturazione - prosegue il segretario Bernardini -. Le due dipendenti di Poggibonsi sono in cassa integrazione, non sappiamo però se saranno ricollocate altrove. Nella provincia gli altri tre negozi presenti, due a Siena e uno a Chiusi, sono già saturi con il personale e nei territori limitrofi sono previste molte chiusure. In Toscana chiuderanno negozi in ogni provincia".
Oltre ai punti vendita comunicati in questi mesi, ne restano ancora molti da aggiungere alla lista dei 128. "Le notizie vengono date con il contagocce. Al momento ci sono stati comunicati meno di cento negozi. A Siena non sappiamo se ci saranno altre chiusure. Nella provincia i dipendenti Douglas sono in totale 23. In Banchi di Sotto ci sono 5 dipendenti, ma, per i trasferimenti ra i vari punti vendita, diventa complicato capire quali saranno le lavoratrici coinvolte". I sindacati si muoveranno a livello regionale per poi organizzare un piano di intervento nazionale. "Nella seconda meta di marzo è previsto un altro incontro con l’azienda, ma non sappiamo se sarà confermato – spiega Bernardini -. Abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale e nei prossimi giorni è in programma un’assemblea regionale per fare un quadro generale".
Dopo la notizia delle chiusure di Douglas a richiedere la salvaguardia dei posti di lavoro è stato anche il coordinamento provinciale di Azzurro Donna Siena. "È quasi superfluo rilevare che nelle profumerie Douglas vi lavorano prevalentemente donne che, durante il periodo di pandemia, hanno pagato un prezzo altissimo in termini di occupazione – afferma Maria Concetta Raponi, consigliere comunale Forza Italia -. Tutte le aziende, compresa Douglas devono impegnarsi per attuare piani industriali che tutelino il lavoro".
Veronica Costa