
È stata pubblicata ieri in Gazzetta Ufficiale la delibera del 22 marzo scorso che dà vita alla Commissione Parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi che, con la pubblicazione, diventa realtà a tutti gli effetti, dopo l’approvazione alla Camera con 233 voti favorevoli e nessun contrario. Fra i nodi ancora da sciogliere però resta quello della presidenza che, al momento resta contesa tra Fratelli d’Italia e Lega.
In Parlamento raggiunto l’accordo sull’assegnazione di presidenti, ‘vice’ e segretari di oltre 20 commissioni, dall’Antimafia alla Cdp, il centrodestra ancora non avrebbe trovato la quadra sul risiko dei nomi incluso quella della commissione per far luce sulla morte del manager Mps avvenuta il 6 marzo 2013. Al momento la Lega avrebbe raggranellato quattro presidenze, ma punterebbe a tenere per sè anche questa.
Dal canto suo anche Fratelli d’Italia, come dimostra il tweet dei giorni scorsi cinguettato dalla premier Giorgia Meloni che ha auspicato "si possa fare piena luce sulla vicenda, per David e la sua famiglia", tiene molto alla partita. La certezza è che il lavoro della nuova Commissione partirà da quanto fatto in quella della precedente legislatura con l’obiettivo "di - si legge in delibera - ricostruire in maniera puntuale i fatti, le cause e i motivi che portarono alla caduta di David Rossi dalla finestra del suo ufficio".
Finora, dopo due archiviazioni come suicidio, una sentenza di primo grado che ha rigettato la richiesta di risarcimento nel processo civile intentato contro la banca e il lavoro della commissione precedente, la famiglia ha respinto sempre con forza la tesi del suicidio. La tesi, sostenuta dai legali della famiglia è che il manager Mps sia sicuramente stato picchiato prima di precipitare dalla finestra, come dimostrerebbero alcune ferite (almeno nove), tagli e lesioni oggetto anche della maxi perizia di quasi mille pagine, non messi in diretta relazione con la caduta. Si tratta di interrogativi ancora aperti dai quali prenderà il via il lavoro della nuova commissione. Quindici giorni fa intanto la Procura di Genova ha chiesto l’archiviazione per il procedimento nei confronti dei pm Nicola Marini, Aldo Natalini e Antonino Nastasi, che indagarono sulla morte di Rossi.