
Jorge Martin: pranzo alla Pramac. Il pilota vice campione del mondo si è intrattenuto con i dipendenti
Non c’erano avversari da battere né tempi da registrare e per una volta anche Jorge Martin ha potuto allentare la manopola del gas e prendersela con calma. Il tifo e l’entusiasmo attorno a ‘Martinator’, però, erano da circuito, anche se ad applaudirlo erano ‘solo’ (oltre 200 persone) i dipendenti della Pramac di Casole d’Elsa, casa madre della Pramac Racing che il vicecampione del mondo della MotoGp ha visitato ieri, accompagnato dal team manager della scuderia Gino Borsoi e dal general manager della società Niccolò Borracchini.
Affabile e gentile, disponibile e sorridente, molto diverso dal ‘fascio di nervi’ che ti aspetti da un pilota che ogni giorno rischia la vita per domare un mostro da 300 chilometri all’ora come la Ducati Desmosedici, il campione non si è sottratto all’abbraccio, né ha lesinato battute, foto ricordo e autografi. Anzi, ha voluto pranzare con i dipendenti Pramac, sedendosi in mezzo a loro in sala mensa e conversando amabilmente coi suoi vicini di tavolo. E accettando con grandi sorrisi il regalo delle magliette personalizzate preparate per lui. Non ha glissato su nessuna delle domande dei giornalisti, ma ha diplomaticamente aggirato quella per lui più spiacevole riguardo all’ultimo Gran Premio della stagione, in cui ha visto il titolo mondiale sfuggirgli di mano e andare verso ‘Pecco’ Bagnaia dopo averlo quasi potuto toccare il giorno prima con l’ennesima vittoria (l’ottava!) nella sprint race, gara veloce che precede di 24 ore il Gp vero e proprio in cui ha confermato di essere il migliore in assoluto: "Non mi piace tornare con la mente a Valencia – ha detto guardando avanti – Sì, certo, dopo la vittoria nella sprint race ho pensato anch’io, come tutti, che l’impresa si poteva fare e conquistare il titolo individuale oltre a quello a squadre, ma non è andata così: ora preferisco dimenticare e imparare dai miei errori per la prossima stagione". Stagione in cui non avrà più come compagno il francese Johann Zarco, passato alla Honda, ma Franco Morbidelli in arrivo dalla Yamaha. Non sarà per lui un problema: "Non mi interessa chi sarà il mio nuovo compagno di squadra – ha commentato Martinator – Siamo piloti e i piloti pensano a se stessi".