Intelligenza artificiale. Lezione di padre Benanti

Il professor Padre Paolo Benanti ha tenuto una lectio magistralis sul rapporto tra etica e intelligenza artificiale al teatro Mascagni di Chiusi. Ha sottolineato l'importanza dell'etica nell'applicazione degli algoritmi e l'impatto sociale dell'intelligenza artificiale. Il Cardinale Lojudice ha richiamato all'uso responsabile di queste tecnologie.

Intelligenza artificiale. Lezione di padre Benanti

Intelligenza artificiale. Lezione di padre Benanti

Martedì al teatro Mascagni a Chiusi, si è tenuta la lectio magistralis dal titolo "Un’etica per l’intelligenza artificiale?" del professor Padre Paolo Benanti, presidente della commissione sull’intelligenza artificiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’iniziativa, promossa dalla Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, dall’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa -Montalcino, dalla Libera Università per le Scienze Biblico Teologiche e con il patrocinio del Comune di Chiusi, si è soffermata sul discusso rapporto tra l’etica e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

"L’intelligenza artificiale – ha spiegato padre Benanti – fa parte della famiglia di tecnologie cosiddette ‘general parcos’, ovvero quelle che non servono a fare le cose (special parcos), ma cambiano il modo di fare tutte le cose. Queste, in quanto tali, possono essere democratizzate o, al contrario, detenute nelle mani di pochi. Attualmente ci troviamo in una situazione in cui chi controlla il software, dove sono immagazzinate tutte le informazioni che abbiamo digitalizzato e centralizzato, controlla gli oggetti. Da qui sorge la problematica domanda: ‘chi controlla chi? E che cosa vogliamo che rimanga di quello spazio che chiamiamo democrazia?’".

"A questo quesito – ha aggiunto padre Benanti – cerca di rispondere l’etica e, più specificatamente, l’argoetica, lo studio dei problemi e dei risvolti etici connessi all’applicazione degli algoritmi. Ovviamente, non bisogna pensare che il potere dell’etica possa risolvere tutto, ma sicuramente può aiutarci nel rispondere alle difficoltà che emergono al momento dell’applicazione della tecnologia negli ambienti sociali. La problematica, infatti, non è nell’intelligenza artificiale in sé, ma nell’impatto che quest’ultima ha nel sistema sociale".

Illuminante la prospettiva illustrata da Benanti, soprattutto nella sua capacità di restituire l’impegno che la comunità scientifica alla base dalle commissione istituita sta mettendo nel comprendere come garantire che l’attuale modello della Software Defined Reality rimanga compatibile con i valori che hanno permesso la sopravvivenza della società per come la conosciamo oggi.

Al termine dell’incontro l’intervento del Cardinale Augusto Paolo Lojudice, che citando anche i due discorsi del papa sulla tematica, ha ricordato: "Nella genesi ci viene detto che è tutto nelle nostre mani; l’augurio è che tutto ciò lo possiamo usare nel modo migliore, perché la nostra vita ha un senso se legata al bene di chi ci sta vicino".