Installazione fotografica per dire "no" alla violenza

L’opera dell’artista . Erika Rubino verrà ospitata. dal 17 al 20 febbraio. nella Sala Set del Politeama

Migration

Si può dire no alla violenza, in tutti i campi, anche attraverso un’installazione fotografica. Un argomento che riguarda ogni persona e che trova adesso una serie di spunti a caratteri forti nel progetto denominato ’Lo strappo’.

Ha origine dalla mente di Costanza Mascilli Migliorini, presidente di Aps Echoes, e dalle mani dell’artista poggibonsese Erika Rubino. Racconta le fasi e i processi dell’impatto che la violenza può avere su una persona. In questo caso partendo dalla storia di una bambina, L’iniziativa sarà ospitata a Poggibonsi dal 17 al 20 febbraio nella Sala Set del Teatro Politeama.

"Le foto - spiega Erika Rubino - sono una rappresentazione metaforica dell’evento, una testimonianza di un fatto realmente accaduto. L’obiettivo è sensibilizzare e avvicinare lo spettatore, più persone possibili, tutte le età e di tutti i generi, al vissuto emotivo, senza focalizzarsi sull’aspetto di denuncia o retorica. Alle foto saranno affiancate alcune frasi evocative estratte dalla poesia Lo Strappo, che dà appunto il nome alla mostra fotografica interattiva, decisa a proporre al pubblico un’esperienza visiva, uditiva e tattile".

Nata a Poggibonsi, Erika Rubino fa foto da sempre, prediligendo scatti di strada e di viaggio ed esprimendo la sua creatività anche in progetti di valore sociale, oltre che in ambito musicale, cinematografico, teatrale.

Pa.Bart.