REDAZIONE SIENA

Indagini sul crollo nel sottopasso pedonale

L’ipotesi più probabile è una perdita d’acqua. Oggi il sopralluogo dei tecnici, poi i lavori di ricostruzione. La struttura rimane aperta.

POGGIBONSI

Atteso per oggi il sopralluogo dei tecnici di Rete ferroviaria italiana per comprendere le cause del crollo, l’altra sera, di una porzione del controsoffitto del sottopasso pedonale della stazione di Poggibonsi. L’ipotesi più accreditata, al momento, è una perdita di acqua. Ma tutto deve essere valutato con precisione, dopodiché prenderanno il via i lavori nell’ampia parte lesionata all’altezza dell’ascensore e di fianco alla rampa di scale che conduce ai binari e alla biglietteria self service nell’area ferroviaria di Poggibonsi, gestita proprio da Rfi, che si occuperà delle fondamentali operazioni di ripristino.

La porzione interessata dalla caduta di calcinacci è stata intanto messa regolarmente in sicurezza dagli addetti ai lavori. Rimossi anche i detriti che erano finiti sul pavimento a pioggia e in gran quantità, mentre almeno sino a ieri sera rimaneva il nastro bianco e rosso dei vigili del fuoco di Poggibonsi, intervenuti sul luogo insieme agli agenti del locale commissariato, a cingere la superficie nel punto in cui sono precipitati i contorni di controsoffitto.

La struttura è aperta, come sempre. Non ci sono impedimenti al via vai del pubblico da e per la stazione, nel settore che unisce in pratica il Parco urbano dell’ex scalo merci intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con piazza Mazzini e, quindi, con il centro storico di Poggibonsi. Non si è reso necessario il ricorso alle transenne di metallo per vietare il passaggio, che resta quindi libero ai pedoni come di consueto.

A segnalare l’episodio un trentenne residente a Staggia Senese che aveva l’auto parcheggiata nei paraggi e che si trovava in quel punto insieme con i familiari proprio nel momento del crollo della parte superiore: per qualche interminabile istante l’uomo ha temuto il peggio, per sé e per i suoi cari, compreso un bimbo di appena nove mesi. Poi, una volta scampato il pericolo, il giovane ha allertato i pompieri e le forze dell’ordine, giunte per le necessarie valutazioni. Un caso avvenuto in tarda serata, intorno alle 23, e quindi in una fascia oraria non caratterizzata dal transito di treni e di passeggeri per le varie destinazioni verso Siena e Firenze. Però, come ha detto lo stesso trentenne, la sequenza resterà a lungo impressa nella mente. Ora l’attesa per lo start alle operazioni di ripristino alla stazione ferroviaria di Poggibonsi.

Paolo Bartalini