Indagini nel Bottino Maestro di Fonte Gaia

Il geologo Alessandro Benvenuti, incaricato dal Comune, con laser scanner 3D, studia l’antico percorso di cunicoli sotterranei

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di Antonella Leoncini

Il Comune vuole sapere cosa accade e lo stato di salute della sua rete di acquedotti medievali e delle Fonti, il nostro antico e complesso sistema idraulico. Così, mentre ha deciso un piano di interventi di restauro e riqualificazione delle Fonti di Fontebranda, ha anche approvato il progetto di mappatura e rilievo laser scanner 3d del tracciato del Bottino Maestro di Fonte Gaia. Via libera, quindi, alla spedizione del geologo Alessandro Benvenuti che, incaricato del progetto, con la sua avanzata strumentazione, si calerà ancora nel Bottino Maestro di Fonte Gaia: oltre quattro chilometi sotterrenaei da Piazza del Campo a Fontebecci. Un piano programmato per step. Dopo aver analizzato, il tratto Fonte Gaia - Fontegiusta, Benvenuti continuerà da Fontegiusta a Fontebecci, il percorso più importante: tre chilometri di sentieri e cuniculi, anche venti metri sotto la crosta terrestre.

"L’intervento - dice Benvenuti - è imposto dalla necessità di aggiornare la mappatura con sistemi all’avanguardia. Le ultime rilevazioni risalgono agli anni passati grazie al grande lavoro dei volontari de La Diana". Oggi, però, il Comune vuole conoscere con precisione più che millimetrica lo stato di salute del grande patrimonio del Bottino Maestro, con oltre otto secoli di storia alle spalle. "È in buona salute nonostante - dice Benvenuti, Proeco - il tempo". Continua ad approvvigionare Fonte Gaia, le fontanelle e le altre fonti ma, comunque, è necessaria un’indagine approfondita: questione di tutela, valorizzazione e sicurezza. "La conoscenza - aggiunge Benvenuti - della situazione del terreno sotto la superficie è indispensabile per programmare i lavori in supeficie, organizzare i cantieri". Gli esempi sono lapalissiani. "Prima di intervenire su certi impianti, ad esempio distributori di benzina o altro, è indispensabile sapere esattamente lo stato sotto la superficie".

Già definito il percorso del geologo Benvenuti che, fra qualche giorno, si calerà sotto la superfie con il suo laser scanner 3d, sofisticatissimo e prezioso, un collaboratore e un consulente de La Diana. Indagheranno e cammineranno qualche centinaia di metri. "Emergerò una prima volta dal primo smiraglio in via del Borgo, in prossimità via Caduti di Vicobello", avverte il geologo.

Giusto il tempo di ossigenarsi, riorganizzare il lavoro e poi il team di nuovo scenderà sottoterra: andrà avanti fino alle successive smeriglie di via Mocenni, Marciano, Torre Fiorentina, le uscite dove sono previste pause e valutazioni. Fino ad arrivare a Fontebecci: qui il Bottino Maestro finisce e, quindi, terminerà la missione. Il materiale elaborato, tempo complessivo del progetto 120 giorni, sarà consegnato al Comune: potrà decidere le azioni per assicurare il miglior futuro all’antico sistema idraulico, che resta unico nel mondo.