Indagato Mezzaroma, ex presidente del Siena

Secondo quanto si apprende il reato sarebbe «accesso abusivo al credito»

Mezzaroma

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Siena, 12 novembre 2014 - Massimo Mezzaroma, ex presidente del Siena Calcio, dichiarato fallito l'estate scorsa, è stato iscritto nel registro degli indagati. Secondo quanto si apprende il reato sarebbe «accesso abusivo al credito». Perquisizioni della Gdf sono in corso in Toscana, Lazio e Calabria.

Insieme a Mezzaroma nel registro degli indagati è stato iscritto anche Mario Lattari, legale rappresentante della Bologna & Washington Comunication, società al quale Mezzaroma avrebbe ceduto il marchio per circa 20 milioni di euro, sovrastimandolo in modo da poter ottenere finanziamenti dalle banche. Perquisita la sede del Siena Calcio, le abitazioni dei due indagati ma anche quelle di altre persone collegate alla vecchia società che nell'estate scorsa non è riuscita ad iscriversi al campionato di Serie B.

Sono già al lavoro sul materiale sequestrato ieri nelle 14 perquisizioni effettuate in Toscana, Lazio e Calabria per l'operazione "Fischio finale", gli uomini della Guardia di Finanza di Siena guidati dal colonnello Luca Albertario. Molto materiale, infatti, è stato trovato nella sede dell'Ac Siena - tra l'altro anche il server della società - ma anche nelle abitazioni e negli uffici dei due indagati (l'ex presidente dei bianconeri Massimo Mezzaroma e Mario Lattari, della B&W Comunication) e in quelle di altri ex dirigenti. Secondo quanto si apprende da fonti vicine agli inquirenti, le indagini sono appena all'inizio e dal materiale sequestrato potrebbe venire una spinta a ulteriori sviluppi: agli indagati, al momento, viene contestato il reato di 'accesso abusivo al creditò. Una giornata certamente difficile, come ha testimoniato Valentina Mezzaroma, sorella di Massimo ed ex vicepresidente dell'Ac Siena, che ieri sera, dopo la perquisizione della Guardia di Finanza anche nella sua abitazione, in un tweet ha scritto: «nella top five delle giornate peggiori della mia vita quella di oggi è al primo posto. Meno male che ci sta la Grey Goose!».