Imprenditore stupra una ragazza "Quel rapporto era consensuale" Viene condannato a 5 anni e 4 mesi

Peppicelli ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato. La parte offesa in aula alla lettura della sentenza

E’ stato condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione (con rito abbreviato) Simone Peppicelli, il 54enne di Chiusi finito in carcere lo scorso ottobre con l’accusa di aver violentato una giovane cliente del The Box - questo il nome del locale di Città della Pieve - e di aver molestato nella stessa serata altre tre giovani. Si è chiuso così il primo grado del processo per i fatti avvenuti la notte tra il 1 e il 2 ottobre del 2022 quando una 23enne toscana venne portata in ospedale in "codice rosa", dopo che in lacrime e sconvolta aveva raccontato agli amici di aver subito un rapporto sessuale non consenziente da parte del Peppicelli. E così ieri nell’aula del Tribunale di Perugia, la giovane assistita dall’avvocato Stefania Vichi ha sentito il gip Piercarlo Frabotta pronunciare la sentenza di condanna guardando in volto l’uomo che ha abusato di lei. L’imputato, assistito dal penalista Roberto Romagnoli, nel corso dell’udienza ieri ha deciso di rilasciare spontanee dichiarazioni fornendo all’aula la sua versione di quella notte, ammettendo di aver avuto un rapporto sessuale con la giovane ma sostenendo di averlo fatto nell’ambito di un approccio consensuale. Versione che non ha convinto il pm Mario Formisano che poco dopo ha marciato dritto con la sua richiesta di una condanna a sei anni, sostanzialmente accolta dal giudice. Nella ricostruzione fornita dall’accusa la giovane donna era uscita dal locale colpita da un malore, e mentre un addetto alla sicurezza le chiedeva se avesse dovuto chiare un’ambulanza Peppicelli si era fatto avanti dicendo che ci avrebbe pensato lui a prendersi cura della giovane. E così l’imprenditore della notte ha portato la ragazza nell’ufficio del suo locale e qui - sostiene l’accusa, dopo averla fatta bere ancora quando era già in stato confusionale - l’avrebbe violentata sul pavimento. Il racconto di quella lunga notte continua con la ragazza che frastornata scoppia in lacrime con gli amici e racconta a mezza bocca fino ad ammettere sconvolta di aver subito una violenza. All’arrivo dell’ambulanza la ragazza racconta tutto ai sanitari che attivano il codice "antistupro" e la portano in ospedale. Nelle ore che seguono altre tre ragazze si fanno avanti e vanno dai carabinieri, tutte e tre raccontano di aver ricevuto approcci sessuali non desiderati da parte dello stesso Peppicelli. Anche loro, assistite dall’avvocato Barbara Romoli hanno testimoniato al processo come parti offese. La difesa intanto pensa già all’appello, mentre l’imprenditore chiusino ha ottenuto gli arresti domiciliari.

Sara Minciaroni