
Nel bilancio di previsione anche agevolazioni per i cittadini e per la mensa scolastica per alcune fasce Isee. Viene rimodulata la tassa di soggiorno
Il consiglio Comunale di Montepulciano ha approvato, a maggioranza il bilancio di previsione 2025. Il documento programma un utilizzo delle risorse in linea con i valori di equità sociale, sviluppo culturale e potenziamento dei servizi, come esposto in sede di presentazione dall’assessora al Bilancio, Angela Barbi.
Tra le principali novità si evidenzia la rimodulazione dell’addizionale comunale Irpef, con un innalzamento della soglia di esenzione per redditi annui imponibili da lavoro dipendente o pensione, portata da 10mila a 11 mila euro, per alleggerire il carico fiscale delle fasce più vulnerabili della popolazione. Il bilancio destina oltre 2 milioni di euro alle politiche sociali, assicurando il mantenimento di servizi fondamentali come l’assistenza domiciliare per anziani e persone fragili, il sostegno alla prima infanzia e l’accesso ai servizi educativi e abitativi.
La novità è rappresentata dalla revisione delle fasce tariffarie del servizio mensa scolastica, che vedrà una riduzione significativa per le prime tre fasce Isee, per garantire un accesso più equo a questo servizio essenziale per le famiglie. "L’approvazione del bilancio entro i tempi previsti – dice Barbi – permette di essere immediatamente operativi, garantendo solidità finanziaria, prospettive di tenuta sociale e sviluppo per la comunità".
Deciso l’adeguamento dell’imposta di soggiorno. Previsto un incremento di 1 euro per ciascuna delle categorie di strutture ricettive, volto a sostenere progetti di valorizzazione turistica e culturale, mantenendo esenzioni per specifiche categorie. L’amministrazione ha inoltre previsto l’esenzione dell’imposta per i soggiorni consecutivi oltre il settimo giorno, incentivando così la permanenza prolungata.
Da rimarcare come nel 2024, le entrate generate dall’imposta sono state di 354.063 euro, un aumento del 4,62% rispetto al 2023 e un incremento complessivo del 14,63% rispetto all’incaso del 2022.