Il vuoto, l’ironia e la civiltà in bilico Tre giorni di ‘Miracoli metropolitani’

Impegno sociale, riflessione e sorrisi. Da oggi a domenica lo spettacolo di Carrozzeria Orfeo ai Rinnovati

Il vuoto, l’ironia e la civiltà in bilico  Tre giorni di ‘Miracoli metropolitani’
Il vuoto, l’ironia e la civiltà in bilico Tre giorni di ‘Miracoli metropolitani’

Ai Rinnovati è tempo di ‘Miracoli metropolitani’. In scena oggi e domani alle 21 e domenica alle 17, l’appuntamento con la stagione ‘IlluminarSi’, sotto la direzione artistica dell’attore e regista Alessandro Benvenuti, prosegue questa settimana con lo spettacolo di Carrozzeria Orfeo, scritto da Gabriele Di Luca, che lo dirige insieme a Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi. In scena, oltre allo stesso Setti, che firma anche le musiche originali, ci sono Elsa Bossi, Ambra Chiarello, Federico Gatti, Barbara Moselli, Roberto Serpi e Aleph Viola. Scenografia e luci Lucio Diana, costumi Stefania Cempini.

La storia si svolge all’interno di una vecchia carrozzeria riadattata a cucina, specializzata in cibo a domicilio per intolleranti alimentari, dove si incontrano otto personaggi. Mentre all’esterno le fogne, ormai sature di spazzatura e rifiuti tossici, stanno lentamente allagando la città, conosciamo Plinio, chef stellato un tempo e oggi caduto in rovina; sua moglie Clara, ex lavapiatti e infaticabile arrampicatrice sociale; Igor, figlio di Clara e figliastro di Plinio, un ragazzo con grossi problemi di disabilità emotiva, autorecluso ormai da mesi nella propria stanza e ossessionato da un videogame sulla guerra che si intitola ‘Affonda l’immigrato’; Hope, tuttofare etiope mossa da obiettivi moralmente discutibili; Mohamed, professore in Libano, rider sfruttato in Italia; Patty, madre idealista di Plinio; Cesare, aspirante suicida divorato dal senso di colpa; e Mosquito, carcerato costretto ai lavori socialmente utili.

"Miracoli Metropolitani – spiegano le note di regia – è il racconto di una solitudine sociale personale dove ogni uomo, ma in fondo un’intera umanità, affronta quotidianamente quell’incolmabile vuoto che sta per travolgere la sua esistenza. Siamo di fronte al disfacimento di una civiltà, alla dissoluzione delle relazioni e dell’amore inteso in tutte le sue accezioni, all’azzeramento del ragionamento e del vero ‘incontro’ a favore di dinamiche sempre più malate tra le quali un’insensata autoreclusione nel mondo parallelo del web, pericoloso sostituto del mondo reale".

Dopo ‘Thanks for Vaselina’, ‘Animali da Bar’ e ‘Cous Cous Klan’, questo ‘Miracoli metropolitani’ è sicuramente lo spettacolo più politico di Carrozzeria Orfeo, una visione distopica in cui ironia e amarezza si fondono raccontando un futuro cupo, condizionato da derive populiste ed estreme.

Riccardo Bruni