Il sindaco di Chianciano si schiera con il presidente di Federterme Gli albergatori sono più scettici

Sta calando il sipario sul bonus terme senza che la misura abbia potuto risollevare completamente le sorti delle aziende termali. Ieri era l’ultimo giorno per i clienti che avevano ottenuto l’incentivo del Governo per completare o almeno iniziare il loro ciclo di cure e trattamenti.

"E’ necessario prorogare il bonus terme" dichiara il sindaco di Chianciano Terme Andrea Marchetti, schierandosi al fianco di Federterme e del suo presidente Caputi che chiede a gran voce almeno 90 giornate in più per usufruire del bonus.

"L’arrivo della variante Omicron ha completamente cambiato le carte in tavola e quindi per questo noi ci uniamo al coro di chi chiede il rinvio" precisa il sindaco. Invitalia sta lavorando all’ipotesi di riassegnare nuovamente le risorse azzerando i bonus ottenuti e procedendo con una nuova ’estrazione’, sempre con un click day. Nel frattempo le terme di Chianciano stanno attivandosi per dare una risposta agli ultimi beneficiari dell’incentivo. Per chi entro ieri è riuscito ad accreditarsi è possibile completare il ciclo di cura termale entro 45 giorni.

Non sono stati ufficializzati i dati di Chianciano che partiva da ben 8.000 bonus conquistati. Il numero dei bonus realmente goduti dovrebbe superare di poco i 3.500 e con una fruizione che è stata prevalentemente di un giorno, senza incidere nei pernottamenti in città. Una misura con luci e ombre, che non ha soddisfatto tutti e che per il momento appare sospesa in attesa di una ulteriore definizione fra Invitalia, Mise e Federterme.

Nel frattempo Chianciano praticamente chiude i battenti, si contano su una mano gli alberghi che da qui a Pasqua resteranno aperti. Quelli che invece possono contare sul centro benessere interno alla struttura, puntano sui weekend e prevedono aperture solo per alcuni giorni durante la settimana. Ma in generale ormai la stagione delle vacanze appare conclusa, l’appuntamento rinviato alle vacanze di Pasqua. L’incertezza creata dalla situazione Covid rende gli imprenditori molto prudenti e non vogliono rischiare aperture per pochissimi turisti. A meno che non arrivi la proroga del bonus.

Anna Duchini