Il referendum non batte il quorum In provincia le astensioni più alte

Il dato delle ore 19 pone Siena agli ultimi posti in Toscana, con l’11,3%. Poco più di 20mila votanti. Montalcino e Sarteano trainate dalle amministrative. Oggi dalle 14 lo spoglio per i due sindaci

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Non serviva molto aspettare la conferma dalle percentuali. Bastava fare un giro in seggi ’spot’, in città e anche in provincia, per capire che il quorum per i 5 referendum sulla giustizia non sarebbe stato raggiunto. Per il fotografo è stato perfino complicato in qualche seggio scattare una foto mentre un elettore deponeva la scheda nell’urna.

Fatto sta che, già a mezzogiorno, le proiezioni e i raffronti con gli altri appuntamenti referendari, davano esiti inequivocabili. In provincia di Siena la percentuale di affluenza ai seggi, registrata alle 12 era di appena il 4,85%, il penultimo dato regionale. Solo Arezzo aveva fatto peggio con il 4,78%.

Le cose non sono cambiate molto alle 19: solo l’11,12% degli oltre 200mila elettori senesi aveva scelto di rispondere ai cinque quesiti della giustizia. Il dato più basso a san Quirico d’Orcia, dove aveva votato l’8,09%, il più alto a Sarteano con il 35,27%. Ma è chiaro che le percentuali di Montalcino (26,14% al referendum, ma alle comunali si è saliti al 35,44%) e Sarteano (41% alle amministrative) sono legate all’affluenza per la scelta del sindaco. Cosa che ha influito in tutti i Comuni toscani chiamati a rinnovare le fasce tricolori.

Scorrendo le percentuali delle 19, a Poggibonsi aveva votato l’11,18%, a Colle Val d’Elsa il 9,8, a Sinalunga il 9,54, a Torrita l’8,70%. Monteriggioni sbandierava un 10% secco, solo decimali in più per Abbadia (10,3), Castelnuovo Berardenga (10,2), Chianciano Terme (10,74), Chiusi (10,8), Montepulciano (10,09%). A Siena, dopo il 5,43% delle ore 12, c’è voluto un po’ di più per avere il dato delle 19. Il responso è 11,94%, dato che fa alzare la media della provincia.

Meglio concentrarsi sullo spoglio dalle 14 di oggi sui due Comuni della provincia al voto, Montalcino (4.151 elettori) e Sarteano (3.445). I primi cittadini uscenti, entrambi Pd sostenuti dal centrosinistra, sono in cerca del terzo mandato: a Montalcino Silvio Franceschelli, sfidato come cinque anni da Angelo Cosseddu per una lista civica, a Sarteano Francesco Landi, che ha come avversaria nelle urne Elena Favetti, appoggiata da tutti i partiti del centrodestra e da esponenti civici.

I sindaci in cerca di conferme sarebbero al terzo mandato, nel caso venissero eletti, per due norme diverse. Francesco Landi a Sarteano ha approfittato della possibilità della deroga concessa ai Comuni con meno di 5mila abitanti. Silvio Franceschelli, invece, ha approfittato del fatto che Montalcino ha siglato l’Unione con l’ex Comune di San Giovanni d’Asso. Quindi sarebbe il secondo mandato del nuovo ente locale, nato dopo la fusione.

Guardando alle percentuali del 2017, il thrilling è davvero relativo. Franceschelli aveva vinto con il 74,2% dei voti, conquistando gli 8 seggi in consiglio, mentre Cosseddu si era fermato al 12,3%, ma c’era un terzo candidato. Francesco Landi a Sarteano aveva tre sfidanti, e prese il 71,2%. Gli altri si fermarono al 9% tutti e tre.