REDAZIONE SIENA

Il presidente Vinci svela: "Rossi cadde dal terzo piano. Aveva schegge sulla camicia"

Conferma che entrare nell’ufficio del manager e guardare giù ha fatto effetto "Tra i prossimi auditi la sorella di Villanova Correa. E una perizia sulle tempistiche".

Il presidente Vinci si affaccia dalla finestra di Rocca Salimbeni e, a sinistra, la commissione nel vicolo

Il presidente Vinci si affaccia dalla finestra di Rocca Salimbeni e, a sinistra, la commissione nel vicolo

di Laura Valdesi

SIENA

"Abbiamo più o meno definito che la caduta è avvenuta dal terzo piano. Escludiamo che sia stato dal quarto". Netto Gianluca Vinci, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta bis sulla morte di David Rossi quando, uscendo poco prima delle 14 da Rocca Salimbeni dove il sopralluogo con alcuni colleghi è stato più lungo del previsto, fa il punto a caldo sulle verifiche. "Depositeremo in commissione le fotografie effettuate al riguardo – chiarisce –; abbiamo esaminato fra tutte le altre cose lo stipite della finestra dell’ufficio di Rossi e anche quella del piano superiore perché fra le ipotesi ventilate c’era che fosse caduto o si fosse buttato da quest’ultima. Evidente la differenza del legno delle due finestre, pur essendo coeve e non sono state cambiate negli ultimi periodi. Una è praticamente intatta nel lato interno, quella al quarto piano. L’altra al terzo invece è ammalorata, può aver lasciato le schegge trovate sulla camicia di Rossi. La caduta dal quarto piano sembra abbastanza improbabile per tale ragione. Più possibile dal terzo, quasi certa. Sono passati dodici anni? Vero ma essendo finestre che hanno 50, 60, 100 anni, non sottoposte a manutenzione, anche se lo fossero una è intatta e l’altra ammalorata dal tempo". Un’ipotesi che era già stata avvalorata dalla perizia eseguita dai Ris su incarico della prima commissione d’inchiesta e che ora si arricchisce dunque di un nuovo elemento.

Presidente Vinci, lei ha parlato di una possibile perizia sull’orologio di Rossi.

"Non solo su di esso ma di nuovo sull’orologio e sulle lesioni causate: la valuteremo insieme ai consulenti e alla commissione".

L’attenzione della commissione era concentrata anche sulle tempistiche.

"Confermo che è in corso la stesura di una relazione da parte del consulente tecnico Luca Migliorino. Sta lavorando da oltre un mese, il materiale è notevole, in buona parte secretato. Sarà pronta fra qualche settimana. Facendo il sopralluogo ci siamo resi conto di come sono gli ambienti".

Cosa l’ha colpita di più?

"Ci sono molteplici aspetti. Ci troviamo di fronte a tantissime ipotesi differenti. Nessuna mi ha colpito in modo particolare, se non quella che vi ho detto prima. Almeno crediamo di aver eliminato l’ipotesi del quarto piano".

Come imposterà il lavoro adesso la commissione parlamentare?

"Stiamo andando avanti su diversi fronti, penso che tra i prossimi auditi ci sarà la sorella di Villanova Correa per chiedere se può dire qualcosa rispetto al comportamento o a cose conosciute dal fratello. Inoltre si darà mandato, i tempi non sono ancora chiari, ai Ris o a un’altra forza dell’ordine per ricostruire tutte le tempistiche. E non sarà una relazione che colloca persone fisiche in un momento ma visto che tutti parlano di spostamenti sarà ’dinamica’".

Altre perizie?

"Deciderà la commissione. Probabilmente sulle lesioni potrebbe esserci un’integrazione di perizie magari su alcuni punti".

L’ipotesi della presenza di terze persone sul luogo della tragedia?

"Le perizie serviranno a chiarire tali punti. Vedendo la complessità di questi edifici, le vie interne, gli accessi, sicuramente c’è qualche possibilità che ci siano stati spostamenti anche di eventuali persone non conosciute. Una perizia lo potrà dire in modo più chiaro".

Siete stati anche nel tunnel?

"Siamo passati anche lì, i luoghi sono leggermente modificati perché ora c’è una porta antincendio".

E anche da dove sono uscite le due persone nel video scovato dalla prima commissione?

"Esatto".

Ci saranno altri sopralluoghi?

"I tecnici torneranno".

Il fratello di Rossi chiede che venga riaperta un’inchiesta?

"Una denuncia per fatti in qualche modo collegati, non direttamente alla morte, l’abbiamo già fatta alla dda di Bologna. Chiaro che spetterà alla famiglia o all’autorità giudiziaria, in base a quanto emergerà, procedere o meno alla riapertura. Non è compito nostro".

Che effetto affacciarsi dalla finestra dell’ufficio di Rossi.

"Entrare dentro e poi guardare giù ha fatto effetto. Anche entrare nel vicolo e osservare il luogo della caduta. Ha dato elementi utili, vedere che la parete era liscia, niente chiodi o altro che possa aver bloccato l’orologio o fermato la discesa".