Il piano dell’Asl: "Sanità più vicina e sostenibile, senza inefficienze"

Il direttore generale Antonio D’Urso ripercorre l’annata 2023 e le sfide dell’area vasta: "Recuperati i volumi di attività pre Covid, ora occorre ampliare e potenziare la risposta nei fine settimana e festivi".

Il piano dell’Asl: "Sanità più vicina e sostenibile, senza inefficienze"

Il piano dell’Asl: "Sanità più vicina e sostenibile, senza inefficienze"

"Abbiamo lavorato per aumentare i volumi di prestazioni specialistiche e di ricovero e per riportare l’attività chirurgica e ambulatoriale a livelli pre-Covid (2019). E ci siamo riusciti sia con il ricorso a un impegno straordinario dei professionisti che attraverso l’incremento dell’offerta delle strutture private convenzionate", così Antonio D’Urso, direttore generale Asl Sud Est, inizia il racconto dell’intensa annata 2023. "Su quattro prescrizioni per visita - prosegue –, tre sono state prenotate nel rispetto dei tempi regionali per l’erogazione. Circa l’80% hanno trovato la risposta entro i tempi".

Il 2023 è stato l’anno del Piano di area vasta con l’AouSenese.

"Abbiamo visto un salto di qualità, con l’integrazione vera dei professionisti e delle attività delle due Aziende. Cito tre ambiti di cui sono particolarmente entusiasta. Rammento il contributo della struttura universitaria di Ematologia che sta assicurando l’attività specialistica in Ospedale a Grosseto. La collaborazione con la chirurgia pediatrica universitaria, che ha consentito l’effettuazione di visite e prestazioni chirurgiche negli ospedali Asl nei diversi territori. Di particolare significato inoltre la collaborazione sulla chirurgia robotica, che rende fruibile presso Le Scotte la chirurgia robotica per tutti i professionisti Asl e per tutti i cittadini".

Pro e contro dell’annata?

"La strada da percorrere è tanta, perché dobbiamo riuscire a garantire sempre meglio l’erogazione di prestazioni per una parte di cittadini dell’area vasta che vivono in una parte della Toscana assai estesa (più del 50% dell’intera Regione), con un sistema di collegamento da ammodernare e con il più alto indice di vecchiaia. Occorre continuare a lavorare sul potenziamento reale del territorio, facendo ricorso anche agli strumenti della sanità digitale per garantire sempre di più una sanità vicino alle persone, ma senza dimenticare il ruolo insostituibile della relazione umana. Occorre ampliare gli orari di apertura delle strutture e potenziare la risposta dei servizi sanitari territoriali nei fine settimana e nei festivi. Per questo obiettivo sarà ancora più strategico il contributo dei medici di famiglia e di continuità assistenziale".

Qual è la strada?

"L’obiettivo è coniugare da una parte qualità e quantità delle prestazioni e dall’altra efficienza nell’erogazione dei servizi e sostenibilità del sistema sanitario regionale. In un contesto di risorse del fondo sanitario nazionale insufficienti per un sistema sanitario come quello della Toscana con vocazione pubblica ed universalistica. Sanità più vicina e sostenibilità sono due temi indissolubili. Occorrerà quindi lavorare di più sul modo con cui la ’macchina azienda’ funziona per recuperare le inefficienze ed in questo modo recuperare le risorse da destinare per l’attività di cura e assistenza. Considero questo un obiettivo strategico e con forte valore etico soprattutto in questo momento nel quale la Giunta ha previsto un innalzamento della pressione fiscale".

Con fondi Pnrr dovrebbe essere riorganizzata la sanità territoriale: a che punto siamo?

"L’Azienda è impegnata nella realizzazione delle strutture e nell’ammodernamento tecnologico. A partire dal potenziamento delle strutture sanitarie territoriali, come la realizzazione di un Hospice (10 posti letto) ed un Ospedale di Comunità (30 posti letto) e la contemporanea ristrutturazione del Centro di Salute Mentale nei Padiglioni Kraeplin e Chiarugi a Siena per complessivi 9 milioni di euro, il cui primo lotto di lavori si concluderà a marzo ed a giugno inizierà il secondo lotto. Poi abbiamo avviato le tappe preliminari per la collocazione del Distretto sanitario di Siena nello stabile di viale Sardegna, progettualità su cui siamo in attesa di avere conferma formale dell’avvenuto finanziamento del primo lotto per circa 12 milioni di euro. Nella provincia hanno finanziamenti Pnrr anche il restauro della Casa di Comunità di Montalcino, per 1,5 milioni di euro, su cui è in corso il conferimento dell’incarico di progettazione e la realizzazione della Casa di Comunità di Rapolano per 1,8 milioni di euro".

I tagli alla sanità mettono a rischio qualche progetto?

"Il quadro di incertezza sulla piena disponibilità delle risorse Pnrr non aiuta lo sviluppo delle progettualità menzionate. Certo è che su tutte le opere l’Asl ha mantenuto gli impegni assunti e rispettato le tappe dei progetti condivisi con le Comunità locali e con la Regione".

Paola Tomassoni