
Il pasticciaccio della mensa Venduta dal Comune al Dsu per 4,5 milioni, non era a norma
Gli studenti universitari hanno difficoltà a trovare vitto e alloggio: oltre all’emergenza residenze a Siena c’è quella delle mense, con la struttura di via Bandini chiusa da due anni. Al centro della questione attuale è sempre l’Azienda Dsu Toscana, cui fanno capo le 10 residenze senesi e le tre mense (Bandini, Sant’Agata e self service San Miniato) , oltre ai bar nei poli didattici, che erogano 737mila pasti l’anno. I vertici del Dsu – direttore generale e dirigente tecnico – lunedì hanno fatto visita al Comune, alla direzione urbanistica, per sciogliere il nodo Bandini: una vicenda avvolta nel mistero. Perché se da una parte ci si chiede se il Dsu non abbia dimenticato di avere da dieci anni la mensa centrale di Siena (da due anni chiusa), dall’altra parte spunta la responsabilità del Comune, che non si decide ad autorizzare i lavori di messa in sicurezza dello storico immobile.
Nel 2013, dieci anni fa, il Dsu ha acquistato la mensa di via Bandini proprio dal Comune di Siena, con un’operazione salvagente per le casse comunali, che beneficiarono di oltre 4 milioni di euro. Un’operazione – condotta dall’amministrazione Valentini – con diverse carte coperte: solo in seguito infatti sembra sia emersa la necessità di lavori strutturali, antisismici, insieme a quelli previsti di ammodernamento. Lo stop definitivo è arrivato nel 2020, quando l’inderogabile messa in sicurezza ha prevalso sul servizio agli studenti. L’Azienda Dsu ha messo a budget altri 4 milioni di euro per l’intervento: a questo punto però è arrivata la contrarietà degli inquilini dell’ultimo piano del palazzo di via Bandini, a cui sarebbe legata la mancata autorizzazione da parte del Comune per il via ai lavori, completamente a carico dell’Azienda regionale.
Lunedì il Dsu è tornato a bussare al Comune e sembra che l’Urbanistica si sia messa al lavoro per superare l’impasse decennale. Il vertice ‘tecnico’ fra Dsu e Comune ha avuto come seguito l’uscita dell’assessore Paolo Benini che ha annunciato la messa a disposizione della mensa dell’Asp per gli studenti universitari: "Il Comune è disponibile a fare da mediatore per l’utilizzo della cucina Asp per garantire il servizio mensa del Dsu", ha proposto l’assessore all’istruzione, annunciando un incontro con le due Università e Dsu il 23 marzo. "Per garantire il servizio mensa agli universitari – spiega Benini – ho ragionato con il presidente di Asp Valgimigli, che mi ha dato un assenso di massima per valutare gli aspetti. La mensa centralizzata che viene utilizzata per le scuole comunali nelle ore serali è chiusa: con l’assunzione di personale è possibile garantire il servizio all’università ed è ipotizzabile anche la distribuzione di pasti pronti".
Paola Tomassoni