
Dai distretti industriali all’antico convento di San Bartolomeo diventato resort. La trasformazione del grande immobile Furzi: ecco cosa diventerà.
Cultura e turismo vanno a braccetto per l’amministrazione di Franco Capocchi. E l’assessore Pierluigi Piccini con deleghe alla cultura, turismo e distretti va in questa direzione. "Sia chiaro – dice Piccini – il mio primo interlocutore è il cittadino di Piancastagnaio. Dobbiamo far crescere la consapevolezza nei residenti perchè sono loro a fare la qualità dell’accoglienza". Quella che, ad esempio, avvolge il turista al Convento di San Bartolomeo. Oggi è un bellissimo resort ma è proprio tra queste mura che Piccini è cresciuto perché "il mio nonno era prima fattore dei Ricci e poi sagrestano, era francescano di terzo ordine. E proprio vicino a quell’albero è morta mia madre. Io qui dormo nella stanza che un tempo era la cucina della mia nonna". A svelare i segreti del convento è Marianna Ricci Barbini, erede di questo luogo antico che ci racconta il lungo restauro iniziata nel 2001. Tra opere d’arte e cantine antiche, si respira il tempo.
Dal sacro al profano perchè tra le competenze di Piccini, oltre al turismo, ci sono i distretti.
Distretto della lavorazione della pelle (nella foto in basso a destra) che dà lavoro a circa 2500 persone. "Stiamo cercando un legame ancora più forte con il mondo produttivo – dice Piccini – Da qui nasce l’idea del centro di innovazione, nell’immobile Furzi, che coinvolge l’Università di Siena e quella di Viterbo, la scuola alta formazione Mita, realizzeremo uno show-room e un museo delle borse. Non mancherà un centro di arte contemporanea". Il filo rosso sarà ovviamente la lavorazione della pelle. "La storia della pelletteria è antica – dice Piccini – poi sono arrivati i grandi brand che hanno assorbito l’artigianato. La sfida è essere innovativi per stare al passo con i cambiamenti, sviluppare l’innovazione dei processi, ed ecco perchè ci saranno anche Enel e Nippo Gases Italia che cattura l’anidride carbonica. Sarà ovviamente un centro energicamente sostenibile". Distretti industriali, una grande opportunità per l’Amiata. "Non sono mai stati formalizzati ma ci lavorano 2mila persone. Ovviamente fondamentale è la geotermia che entra nei processi produttivi". Nuovi orizzonti per Piancastagnaio.
Michela Berti