Il Palio ritrovato e l’effetto cappotto Boom di fiocchi azzurri nove mesi dopo

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Il colpo d’occhio e lo scatto entrò nella storia e fece il giro dei social: in Vallerozzi, nella Lupa, il 4 aprile 2017 comparvero quattro fiocchi azzurri. Un bel colpo dal punto di vista demografico considerati i tempi di nascite al lumicino e culle semivuote. I più maliziosi andarono subito indietro con la mente di nove mesi. Esattamente a luglio del 2016, quando proprio La Lupa fece cappotto vincendo il Palio dopo 27 anni di digiuno.

In poche parole: quei fiocchi e quelle nascite erano tutte ’merito’ dell’entusiasimo della vittoria. Il priore della Lupa, Luca Petrangeli all’epoca commentò: "Sono gli effetti del Palio di Provenzano? Adesso però attendiamo anche quelli della vittoria dell’Assunta e dei festeggiamenti che sono seguiti". Di come andò a finire poi nessuno ne ha tenuto conto, alla fine.

La gioia delle nascite oscurò tutto il resto: la pandemia era lontana anni luce e ancora inimmaginabile. Come la mancanza del Palio a causa dello stop obbligato. La certezza però è che andando a frugare indietro nella memoria era successa la stessa cosa anche cdopo la vittoria del 2 luglio 1973 con Tristezza e Panezio. Lo stesso successe a seguito del Palio conquistato nel 1989 con Vipera scossa.

Dopo il boom di battesimi (furono ben 170) in occasione della festa titolare – l’effetto vittoria aveva costretto il priore-capitano Gabriele Gragnoli ad un super-lavoro – ecco dunque l’esplosione delle culle. La stessa che ci auguriamo di rivedere presto in ogni Contrada.