
A Siena, un ladro seriale di biciclette elettriche evade l'arresto per un errore procedurale. L'avvocato dell'imputato ha ottenuto il rinvio del processo per mancato avviso della difesa. L'uomo, noto alle forze dell'ordine anche a Firenze, è libero di muoversi in attesa di ulteriori sviluppi.
Ladro seriale di biciclette elettriche, colpo di scena. Sabato era stato convalidato l’arresto dell’uomo, il giudice aveva disposto la misura cautelare del divieto di ritorno nel comune di Siena. E ieri mattina si doveva svolgere il processo per direttissima.
Ma l’avvocato Francesco Stefani che da lungo tempo assiste l’imputato, originario della Campania ora vive nel capoluogo toscano, ha tirato fuori l’asso dalla manica: era stato omesso l’avviso al difensore. Così il giudice Simone Spina ha accolto la sua tesi rinviando di nuovo tutto al pubblico ministero perché provveda. Di conseguenza l’uomo è tornato libero di muoversi anche nel comune di Siena in attesa del nuovo iter.
L’imputato non era in aula ma intanto emergono particolari sul fatto che sia un ladro seriale di biciclette. A Firenze
è molto conosciuto dalle forze dell’ordine, già una decina i procedimenti nei suoi confronti. E adesso aveva colpito anche a Siena, alla Lizza e in piazza Matteotti. Ma un commerciante si era accorto del suo comportamento strano, visto che era passato in sella ad una bicicletta tirandosene dietro un’altra. Una prima volta lo aveva inseguito, dando indicazioni ai carabinieri a cui era sfuggito. Non la seconda volta, però, venerdì scorso, quando lo avevano atteso alla stazione. Perché è qui che portava le biciclette per poi metterle in treno ed allontanarsi con il bottino.