
Siena e il suo territorio sono tra i grandi protagonisti della Toscana al Vinitaly. Forte la presenza delle aziende senesi con i consorzi, ma non solo, anche con grandi stand dove si torna a parlare di vino in presenza. Così il settore riparte dopo due anni di stop dovuti alla pandemia. "Questo è uno dei tre settori fondamentali dell’economia di Siena – afferma Marco Randellini segretario generale Camera di commercio Arezzo-Siena presente ieri a Verona con il presidente Massimo Guasconi -. Le eccellenze del territorio sono ben rappresentate qui a Vinitaly e di questo siamo molto soddisfatti. Nell’export si registra un +27% rispetto al 2020 e quindi c’è molto ottimismo. Anche se non nascondiamo alcune difficoltà come nel reperimento delle materie prime connesse anche alla situazione internazionale, dal vetro al sughero ai prodotti necessari per le produzioni. Il settore è pero capace di stare sui mercati internazionali e competere, avendo grandi etichette, con le eccellenze a livello mondiale. La sfida in questo momento è la Cina, speriamo di riuscire ad aprire un mercato sempre più vasto anche in quel territorio".
Voglia di ripartenza e grande ottimismo tra gli operatori del settore presenti a Verona, anche se resta la preoccupazione per l’attuale situazione internazionale sia per il reperimento di materie prime che per i costi energetici. "Su prodotti come il Brunello i costi delle materie prime fortunatamente vengono ammortizzati dal costo del prodotto, ma la difficoltà è quella di riuscire ad organizzarsi nei tempi, senno si rischia di avere il vino, ma non il materiale per spedirlo" – afferma Fabrizio Bindocci, Presidente del consorzio del vino Brunello di Montalcino -. Il settore vino ha però superato questi due anni con risultati inaspettati ad inizio pandemia e si spera in una ulteriore crescita per il futuro.
"Tutti noi aspettavamo questo momento, Vinitaly è importante per incontrare i clienti e siamo soddisfatti delle presenze sia straniere che italiane. A inizio pandemia eravamo preoccupati invece i risultati sono stati comunque buoni, il mondo ha continuato a bere vini italiani, così come il Brunello. Il merito è anche dei nostri produttori che hanno continuato ad alzare l’asticella della qualità".
Protagonista ieri a Verona non solo Siena, ma anche il suo rapporto con gli altri territori grazie all’evento "Chianina e Piemontese: incontro divino" organizzato da Confagricoltura Cuneo e Unione Provinciale Agrocoltori di Siena che ha voluto unire i prodotti di eccellenza di queste due città. Dalla carne al vino la degustazione ha visto la presenza anche di alcuni ospiti. Tra questi a rappresentare la provincia di Siena Paolo Negro, allenatore della Primavera dell’Acn Siena e Luca Venturi, direttore artistico del Siena International Photo Awards. Così si è sviluppato il racconto del vino che incontra anche altri settori, come lo sport e la fotografia. " Mangiare bene è fondamentale per un atleta. Il rapporto tra vino e sport esiste e così durante l’evento ho sottolineato questo legame", ha commentato Negro. Insieme a Negro presente anche Luca Venturi, che invece ha sottolineato l’importanza della fotografia per la comunicazione in questo settore.
"E’ stato un onore rappresentare la citta e quindi parlare di vino e del suo legame con l’arte della fotografia, la capacità di raccontare ciò che è dietro a un’azienda. Un progetto futuro sarà quello di abbinare un workshop fotografico a vino ed olio, il fatto di essere qui oggi ci aiuterà in questo. La fotografia è comunicazione e quindi riuscire con una successione di immagini a raccontare un vino è molto importante", conclude Venturi.
Veronica Costa