"Il Governo non svenda il Monte dei Paschi Serve tempo, c’è l’alternativa a UniCredit"

Matteo Salvini, leader della Lega: "Niente cappi al collo dall’Europa, con Bper, CariGe e Popolare Bari può nascere il terzo polo. Sono in gioco i destini di 21mila lavoratori e 1.400 sportelli. Non si può parlare di 7 mila esuberi come se fossero noccioline"

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di Pino Di Blasio

Matteo Salvini, leader della Lega, parla dal Papeete di Milano Marittima, dopo aver passato la prima giornata al mare tra selfie in spiaggia e telefonate sul caso Monte dei Paschi. "Sono arrivato oggi per un week end al mare con mio figlio. Ho parlato al telefono con il ministro Giorgetti, con Bagnai, Durigon, Giulia Bongiorno. Tra giustizia, fisco e banche ho fatto incetta di numeri e dossier".

Quello più caldo, però, è il Monte dei Paschi..

"Dobbiamo scongiurare il rischio che una banca nata nel 1472 possa spegnere le insegne per decisioni affrettate. Sono in gioco i destini di 21mila lavoratori e il futuro di 1.400 sportell", per non parlare dei risparmiatori.

Perché parla di decisioni affrettate?

"Il Monte è un simbolo non solo per la Toscana, ma per tante altre regioni d’Italia. Mettere in discussione tutto questo perché l’Europa ci chiede di privatizzare e ci concede cinque mesi di tempo, nonostante ci sia stata la pandemia, mi sembra un cappio al collo. Anche perché un’alternativa c’è".

E quale sarebbe, rispetto alla trattativa con UniCredit?

"Il coinvolgimento dei privati, senza una svendita, con il Monte che potrebbe guidare il terzo polo bancario italiano. Un punto di riferimento e di aggregazione di altre banche, come CariGe, Banca Popolare di Bari, Bper. Una banca del territorio che costerebbe allo Stato meno dello spezzatino con UniCredit e, soprattutto, continuerebbe a fare la banca senza essere assorbita da un colosso, peraltro italiano fino a un certo punto".

Lei chiederebbe più tempo all’Europa per un progetto che ricalca un’idea cara anche al Movimento 5Stelle e mai presa in considerazione dal Governo?

"Noi chiederemo all’Europa il tempo che ci vuole. Sosteniamo il Governo Draghi, perché è una garanzia per l’Italia e gli italiani. Abbiamo litigato ore con i 5Stelle che volevano far saltare la riforma sulla giustizia. Se su questo punto c’è l’accordo con tutta la maggioranza, per tutelare i posti di lavoro, per non chiudere troppi sportelli, salvare il marchio e non spendere miliardi pubblici per vendere il Monte, perché non farlo? Lo Stato dovrebbe dare 5-7 miliardi di euro a UniCredit, che non ci mette un euro e che poi lascerebbe al Governo i problemi del Monte, gli sportelli chiusi e i dipendenti licenziati. Non sembra un grande affare. E penso che in Europa si siano accorti che c’è stato il Covid e che non è il momento giusto per vendere banche".

Proprio oggi gli stress test hanno bocciato severamente il Monte...

"Io penso che i conti di Mps facciano ben sperare. Sugli stress test gli unici che non dovrebbero aprire bocca sono quelli del Pd. I senesi devono tornare a votare il loro parlamentare perché Padoan ha mollato il Parlamento, è diventato presidente della banca che adesso comprerà Mps. Il Pd ha fatto e disfatto al Monte, ha bruciato 50 miliardi di euro, in mezzo a suicidi, condanne ai processi. E adesso il segretario nazionale del Pd si candida per il posto lasciato da Padoan".

Tommaso Marrocchesi Marzi, il candidato del centrodestra in Parlamento contro Letta e l’onorevole Picchi, hanno parlato di ’sacco del Monte’...

"Io penso che sul prendere tempo ci sia un accordo tra Lega, Forza Italia, 5Stelle e anche il sindaco De Mossi, credo la pensi allo stesso modo. L’importante è scongiurare blitz di ferragosto".

Anche il Pd chiede che la questione Mps sia discussa in Parlamento...

"Dovrà essere assolutamente così. Gli italiani ci hanno messo più di una decina di miliardi per salvare Mps, preferisco spenderne altri due e tenere il controllo della banca. Si parla di 6 o 7mila esuberi di dipendenti come se fossero noccioline. Quello che dico ai lettori de La Nazione in anteprima lo ribadirò al presidente del consiglio Draghi".