Il futuro è la biologia redox "Siena farà da apripista"

Il professor Valacchi, docente a Ferrara e in Usa, con scienziati e ricercatori "Al Teatro dei Rinnovati gli studi sui guai dell’invecchiamento e delle infezioni"

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Mentre in piazza del Campo sfilavano le emozioni e i rombi della Mille Miglia, lì ad un passo, al teatro dei Rinnovati, si riuniva il mondo della ricerca biomedica. Ieri la seconda delle tre giornate del congresso internazionale ’The Future of the Redox Biology’, voluto da Comune, Università di Siena e di Ferrara. L’evento, organizzato dal professor Giuseppe Valacchi, senese, ordinario di Fisiologia all’Università di Ferrara e di Medicina Rigenerativa alla North Carolina State University, riunisce a Siena i migliori ricercatori nel campo dello stress ossidativo e delle patologie correlate all’infiammazione e all’invecchiamento. Nella tre giorni si succederanno più di 45 relazioni a cura di giovani ricercatori internazionali e 15 relazioni guidate dai più importanti scienziati della Redox Biology. "Si incontrano qui – spiega il professor Valacchi – le giovani ’leve’ (juniors) della Redox Biology con una audience di consolidati esperti (seniors). Siena è la prima città, apripista di un confronto mondiale della ricerca". Che cosa è la redox biology?

"La biologia redox studia i messaggeri dell’ossigeno. Una reazione redox, o reazione di ossidoriduzione, è una reazione chimica nel corso della quale avviene uno scambio di elettroni. Allora la biologia redox studia quelle reazioni chimiche all’interno della cellula che si manifestano nell’invecchiamento: si parla di stress ossidativo e delle implicazioni mediche dei radicali liberi per la salute e la malattia. Il fenomeno ossidativo si intensifica con l’età; durante questi tre giorni approfondiamo i meccanismi di base dello stress ossidativo e i meccanismo dell’invecchiamento e delle infiammazioni".

C’è un collegamento anche col Covid?

"E’ possibile che risposte all’infezione siano collegate allo stato Redox. Questa ricerca intende arrivare a nuovi approcci per modulare e bloccare la rigenerazione endogena, in modo da ritardare la patologia. Questi meccanismi sono alla base anche dell’approccio ad un virus come il Sars Cov-2, responsabile di una infiammazione, come ci sono approcci alle malattie metaboliche, l’obesità, il diabete e la sindrome di Rett".

Il congresso internazionale, innovativo nella modalità, a Siena. Perché?

"Lavoro all’Università di Ferrara e negli Stati Uniti, ma sono senese e in questa Università mi sono laureato. Qui ha sede una scuola universitaria sullo stress ossidativo, che ha avuto come punto di riferimento il professor Mario Comporti, patologo, cui a fine congresso dedicheremo una lecture. Il primo congresso Redox biology, nato a Siena, sarà calendarizzato da qui in avanti: ogni due anni si svolgerà in una diversa città europea, sempre con lo stesso titolo".

Paola Tomassoni